Caccia illegale al cinghiale, pioggia di sanzioni dei carabinieri forestali: nel mirino armi e munizioni

L’attività di controllo dell’Arma Forestale punta alla difesa degli animali selvatici

Caccia illegale al cinghiale, pioggia di sanzioni comminate dai carabinieri forestale
2 Minuti di Lettura
Domenica 26 Novembre 2023, 11:15 - Ultimo aggiornamento: 27 Novembre, 14:45

A partire dall’apertura della caccia al cinghiale lo scorso 1° novembre, i carabinieri forestali di Rieti hanno intensificato l’attività di controllo su tutto il territorio provinciale, affinché le giornate venatorie si svolgano nel rispetto delle leggi e della pubblica incolumità, prevenendo, tra l’altro, il verificarsi di malaugurati incidenti.

Cacciatori di cinghiali “invadono” il cimitero a Frosinone: l'ingresso (mentre la gente pregava) per recuperare un animale ucciso

I controlli

I controlli sulle battute di caccia al cinghiale, infatti, si concentrano sulla verifica del rispetto del settore assegnato e della prevista tabellazione delle vie d’accesso, oltre che sull’accertamento della regolarità dei documenti abilitativi rilasciati ai cacciatori, delle armi e delle munizioni impiegate.

L’attenzione ricade inoltre sulla corretta detenzione e benessere dei cani da caccia. Nell’arco di una sola settimana, i militari del Nucleo Carabinieri Forestale di Rocca Sinibalda hanno elevato più di dieci verbali per mancato rispetto del “Disciplinare per la Gestione della specie cinghiale nella Regione Lazio, Stagione Venatoria 2023/2024”.

Le specie tutelate

L’attività di controllo dell’Arma Forestale in questo settore è principalmente rivolta alla tutela delle specie selvatiche, soprattutto protette, e al contrasto del bracconaggio, punto fermo dell’azione operativa posta in essere in un territorio, come quello della provincia reatina, ricco di fauna e di biodiversità.

© RIPRODUZIONE RISERVATA