UNA VITA AVVENTUROSA
Nato a Reggio Calabria il 20 agosto del 1916, nonno Antonio ha trascorso la maggior parte della sua vita a Rieti. Una vita per molti anni avventurosa e ricca di fascino. Dopo aver vissuto fino a 22 anni a Reggio, giovanissimo si è arruolato in Marina e ha avuto modo di recarsi in estremo Oriente, approdando anche a Shangai. Allo scoppio della Seconda guerra mondiale, si è imbarcato sull’incrociatore Bartolomeo Colleoni, con la nave affondata dagli Inglesi a largo di Capo Spada, a sud di Creta, il 19 luglio 1940.
PARLA LA FIGLIA
«Mio padre - racconta la figlia Maria Chiara - è stato tra i 525 superstiti dell’affondamento e, successivamente, fu fatto prigioniero e trasferito in un campo di prigionia in India. Nel 1943 fu trasferito nel Regno Unito e fu impiegato in diversi campi di lavoro. Liberato nel giugno del 1946, tornato in Italia, si arruolò nella Polizia di Stato per la quale ha prestato servizio per ben 36 anni, la maggior parte a Rieti, città alla quale è sempre stato legato e dove è ancora molto conosciuto ed apprezzato».
LA CASA A MADONNA DEL CUORE
Antonio Orlando, con la sua famiglia, ha vissuto sempre a Madonna del Cuore, nella casa dove ora vivono i suoi familiari che oggi la raggiungeranno tutti a Contigliano per festeggiarlo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA