CITTA’ DEL VATICANO - E’ iniziato il processo di rinnovamento della Radio Vaticana. Dopo anni di dibattiti interni, bilanci perennemente in passivo, indicazioni di commissioni in merito a come procedere, il Papa ha dato il via al cammino di ristrutturazione della più costosa e ampia struttura comunicativa d’Oltretevere. Uno scarno comunicato diffuso in mattinata ha annunciato che padre Federico Lombardi, direttore dei programmi della radio e Alberto Gasbarri, fino ad oggi direttore generale, vanno in pensione dopo una lunga carriera trascorsa all’interno della emittente. Padre Lombardi resterà però alla guida della sala stampa vaticana, in attesa che Bergoglio decida di nominare il prossimo portavoce. In attesa di ulteriori sviluppi alla radio, monsignor Dario Viganò, recentemente nominato al vertice della segreteria della comunicazione, ha acquisito l’interim della struttura che a sua volta ha momentaneamente affidato al suo braccio destro Giacomo Ghisani.
Nei prossimi mesi si capirà quale orientamento ha prevalso all’interno del Vaticano, se mantenere la radio così come è – con una quarantina di redazioni in diverse lingue, compreso lo swahili e l’armeno – oppure se ridimensionare il numero attuale delle redazioni. Tutto è ancora in alto mare. Il passivo della emittente è da tempo nel mirino del cardinale Pell, capo della commissione economica incaricata di portare avanti la spending review.
