Proprio in questi giorni diversi esponenti della comunità armena della Turchia hanno preso le distanze nei confronti della lettera. Aram Atesyan - Vicario patriarcale che esercita le funzioni del Patriarca colpito da una grave patologia invalidante - esprimeva il “rammarico suo e degli armeni” per la risoluzione votata dal Parlamento tedesco, definendola come un tentativo di strumentalizzare le tragedie del popolo armeno per interessi di “politica internazionale”.
A distanza di alcuni giorni, sul settimanale bilingue armeno-turco Agos, pubblicato e diffuso in Turchia, è stata pubblicata una lunga lettera, firmata a nome della “Comunità armena della Turchia”, in cui si esprime “vergogna, rabbia e dolore” per gli argomenti e i toni usati nella lettera dell'Arcivescovo Atesyan a Erdogan. “Lei – si legge nella lettera, il cui testo è pervenuto all'Agenzia Fides – definisce l'annientamento sistematico e quasi totalmente realizzato di un popolo per volere dello Stato stesso, come 'eventi che si sono verificati durante le tragiche ore della prima guerra mondiale'. Questo rappresenta un affronto per gli antenati, per le vittime e per i sopravvissuti, agli occhi della società a cui appartenete voi stessi”.
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