Al quotidiano Resto del Carlino don Adelmo ha spiegato che “ogni anno viene celebrata una messa per Mussolini e per i caduti della Repubblica Sociale” solo che stavolta è stato commesso l'errore di pubblicare l'appuntamento parrocchiale sul bollettino, assieme ad un avviso per il matrimonio ed alcuni annunci legati al giubileo dei ragazzi. “Non andava pubblicizzato”. Inutile dire che questa iniziativa, benché circoscritta in un ambito religioso, ha subito sollevato forti polemiche anche perché si sono appena chiuse le celebrazioni del 25 aprile particolarmente sentite sull'Appennino Reggiano. Ogni borgo è stato pesantemente segnato dall'occupazione nazi-fascista con stragi, rappresaglie di civili, interi paesi rasi al suolo e incendiati. L'ultima parola spetterà al vescovo Massimo Camisasca che ancora non si è pronunciato.
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