Le raccomandazioni del Papa in visita alla parrocchia dell'Infernetto

Le raccomandazioni del Papa in visita alla parrocchia dell'Infernetto
di Giulio Mancini
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Domenica 16 Febbraio 2014, 17:33 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 03:31
E' durata poco meno di quattro ore la visita di Papa Francesco nella chiesa dell'Infernetto. Il Pontefice ha scherzato con i bambili del catechismo, ha benedetto i malati e i disabili, quindi ha celebrato al Santa Messa.

Vestendo i paramenti verdi, il Santo Padre ha presieduto all'Eucaristia nella Chiesa di San Tommaso Apostolo, in occasione della visita pastorale che cade nel cinquantesimo del complesso parrocchiale all'Infernetto. Il momento

della Santa Messa, definito da don Antonio D'Errico «il fulcro» della visita del Pontefice, ha visto sull'altare, per concelebrare insieme a Papa Francesco, il cardinale Vallini, il vescovo Schiavon, il vicario parrocchiale don Pierangelo Margiotta - ordinato sacerdote da Papa Francesco lo scorso 21 aprile 2013 - il vicario cooperatore don Philips Larrey e i collaboratori parrocchiali don Antony George Pinto e don Francis Chigozie Onya.



Alla Messa hanno preso parte anche i sacerdoti della Prefettura, distribuendo la comunione. Durante l'offertorio si è raccolto e consegnato al Santo Padre un consistente aiuto per i più poveri. Circa 400 i fedeli ammessi ad assistere alla celebrazione eucaristica del Pontefice, all'interno dell'aula liturgica. Tutti gli altri accorsi alla chiesa di San Tommaso, in migliaia, hanno potuto seguire la Messa all'esterno, nel piazzale antistante la struttura, dove è stato allestito un maxi schermo.

Alla comunità parrocchiale è stato consegnato un decalogo di norme comportamentali da seguire. Così don D'Errico, in conclusione della celebrazione salutando il Pontefice e la comunità: «Santità, carissimo Papa Francesco, è grande la nostra riconoscenza per il dono ricevuto con la sua presenza fra noi. Grazie per essere nelle nostre case per aver condiviso una parte del nostro cammino. Nell'Anno giubilare del cinquantesimo della parrocchia, inaugurato oggi, grazia più grande di questa non potevamo chiedere.



È proprio vero, santità, noi siamo il suo popolo.
Dal momento del suo arrivo qui oggi ha potuto incontrare una parte molto piccola della nostra comunità. Ha visto i bambini, i ragazzi con i loro genitori. Ha incontrato i disabili che sperano in una sua benedizione. Ha benedetto i bambini battezzati. Ha confortato alcuni anziani e malati. Siamo le sue pecorelle. È venuta in mezzo a noi in una di queste domeniche che noi consideriamo ordinarie. In questa Chiesa siamo in tanti. Essere cristiani della Chiesa di Roma, sue pecorelle, è una bella responsabilità: non vogliamo deluderla».
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