«E noi siamo disposti a seguire questa strada? - ha quindi chiesto il Papa - Voi cari fratelli che formate la comunità dei polacchi a Roma, volete seguire questa strada?». «San Pietro - ha aggiunto -, anche con la voce di San Giovanni Paolo II, dice: 'comportatevi con timore di Dio nel tempo in cui vivete quaggiù come stranieri'. È vero, siamo viandanti ma non erranti, siamo in cammino ma sappiamo dove andiamo, gli erranti non lo sanno. Siamo pellegrini ma non randagi, come diceva Giovanni Paolo II».
E riferendosi all'episodio evangelico di Emmaus, in cui Gesù risorto si presenta a due discepoli nei panni di un viandante, il Papa ha concluso: «Anche noi possiamo diventare viandanti risorti se la sua parola riscalda il nostro cuore e la sua eucaristia ci unisce a lui. San Giovanni Paolo II ci aiuti a essere viandanti risorti».
Un'immagine di «Gesù misericordioso»: questo il dono della comunità dei polacchi in Roma a papa Francesco, consegnatogli al termine della messa nella chiesa di San Stanislao alle Botteghe Oscure dal rettore mons. Pawel Ptasznik. Il sacerdote ha ringraziato il Pontefice di aver accettato l'invito a celebrare nella chiesa la messa di ringraziamento per l'avvenuta canonizzazione di Giovanni Paolo II, e ha ricordato come sia il santo Wojtyla sia papa Francesco siano particolarmente fedeli «al mistero della misericordia di Dio e degli uomini».
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