Il centrosinistra ha perso sette "piazze": quattro le ha “consegnati” al M5S (Roma, Anguillara, Genzano, Nettuno), due alle liste civiche (Ariccia e Mentana) e una al centrodestra (Cassino). Il Movimento 5 Stelle ne ha invece guadagnate cinque.
A Latina, estromesso da due settimane il candidato dem Enrico Forte, Damiano Coletta, appoggiato da una serie di liste civiche, ha battuto Nicola Calandrini di Fratelli d’Italia e Noi con Salvini con un margine del 50,1%. Al contrario a Cassino (35.913) si è imposto Carlo D’Alessandro, supportato da un centrodestra unito, contro Giuseppe Petrarcone della lista Petrarcone sindaco.
A Nettuno Angelo Casto ha ribaltato il risultato del primo turno e ha battuto il candidato di Forza Italia, Rodolfo Turano. Il rappresentante del Pd, Giacomo Menghini, era stato già eliminato dalla corsa due settimane fa.
A Marino (42.299) Carlo Colizza del M5S ha superato Eleonora Di Giulio del Pd, mentre a Genzano (24.024) ad imporsi è stato Daniele Lorenzon dei 5 Stelle, che ha sconfitto (di oltre 19 punti) in rimonta Flavio Gabbarini del Pd, avanti addirittura del 20,85% al primo turno.
Ad Anguillara (19.188), poi, ha trionfato Sabrina Anselmo, battendo Antonio Pizzigallo, candidato di Forza Italia e Fratelli d’Italia. Quanto al Pd, fuori già il 5 giugno.
Singolare il duello di Terracina: a contendersi la fascia di sindaco erano Nicola Procaccini di Fratelli d’Italia e Noi con Salvini, e Gianluca Corradini di Forza Italia. Con un vantaggio superiore al 26%, ha vinto Procaccini.
Infine Sora (26.172), Rocca di Papa (16.888) e Bracciano (19.477) hanno visto primeggiare candidati di liste civiche. Come d’altronde pure Ariccia (19.509), l’unico comune del Lazio ad essere stato assegnato al primo turno.
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