Per il pg D'Ambrosio, inoltre, «non è possibile comprendere la ragione profonda del perchè si è giunti a sdoppiare l'articolo del Codice penale sulla concussione per combattere la corruzione, ed è fasulla l'interpretazione di chi dice che le leggi internazionali e l'Europa ci chiedevano di eliminare la concussione». Secondo D'Ambrosio, poi, «sarà difficilissimo avere la collaborazione, nelle indagini, dei soggetti passivi del reato che adesso vengono incriminati».
Il reato di concusssione sussiste «ogni volta che si incide pesantemente su un soggetto passivo». Il pg della Cassazione, Vito D'Ambrosio, lo ha sottolineato nella sua requisitoria davanti alle sezioni unite della Cassazione chiamate a dirimere un contrasto giurisprudenziale legato alle legge Severino sulla concussione. La richiesta della pubblica accusa di piazza Cavour se venisse accolta (la decisione è attesa in serata) non intaccherebbe i termini del caso Ruby che vede imputato l'ex premier Silvio Berlusconi. Se le cose andassero come ha chiesto il pg D'Ambrosio, la famosa telefonata di Berlusconi in Questura per affidare la marocchina Ruby a Nicole Minetti non finirebbe nella categoria del penalmente irrilevante. La nuova legge anticorruzione, infatti, che distingue tra la concussione per costrizione e per induzione rischia di annacquare il secondo aspetto, riconoscendo colpevole anche la vittima. Secondo il pg così non dovrebbe essere. Ora la decisione spetta alla Suprema Corte.
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