Renzi chiude la Festa dell'Unità a Milano:
«Questa è l'Italia che dice sì e riparte»

Renzi chiude la Festa dell'Unità a Milano: «Questa è l'Italia che dice sì e riparte»
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Domenica 6 Settembre 2015, 17:53 - Ultimo aggiornamento: 7 Settembre, 08:33

Basta dire no, c'è chi dice sì e crede nell'Italia. Lo ha affermato Matteo Renzi parlando alla festa dell'Unità a Milano. L'Expo è una grande opportunità, «Cari gufi laureati» venite qui per vedere le facce di chi è tornato a credere nel nostro paese, ha tra l'altro detto. EXPO

Chi contesta il successo di Expo non lo fa «contro il governo ma contro l'Italia».

«Grazie alla pulizia, all'Anac e a Raffaele Cantone, l'Expo è diventato una straordinaria opportunità per l'Italia.

Abbiamo detto sì a Expo - ha concluso - in un momento in cui sembrava che fosse peggio di una malattia».

Aprendo il suo intervento, Renzi ha detto: «Milano è una città operosa e dinamica, ricca di valori economici. Tutti la definiamo la capitale economica, ed è vero, soprattutto in questo momento in cui le cose a Milano sono ripartite. Tiene insieme aziende e fondazioni culturali, università con i centri di arte contemporanea ed è la capitale anche di un'altra grande ricchezza del paese, il terzo settore e il volontariato». Quindi l'impegno entro un anno di approvare la nuova legge sul terzo settore.

MIGRANTI

«Non c'è il Pd contro la destra ma gli umani contro le bestie». Così il premier sul tema dei profughi mostrando dal palco la foto di Aylan, il bimbo morto sulle coste della Turchia. «Ci vogliono le regole, non si può andare avanti con il superbuonismo, ma noi non rinunceremo a salvare vite umane. Se perdiamo un punto nei sondaggi un ci interessa».

«La comunità internazionale ha fatto degli errori sulla Libia e la Siria», ha continuato Renzi attaccando Beppe Grillo che sul suo Blog aveva dato ragione alla linea del premier ungherese Orban sulla chiusura delle frontiere. «Bisogna partire dall'Africa e dal Mediterraneo - ha aggiunto Renzi - sinora l'Europa si è allargata ad est ma se vogliamo allargarci ad est non possiamo lasciare fuori paesi come l'Albania e la Serbia».

SALVINI

«Le condizioni di sviluppo vanno create là» nei paesi da cui proviene l'immigrazione. Voi pensate che basti guardare una trasmissione televisiva con uno con la camicia verde che dice di non venire per non partire? No, allora bisogna creare le condizioni» perché i migranti non partano, bisogna ripartire dall'Africa», «le condizioni di sviluppo vanno create là».

«La politica estera è una cosa seria. Non è andare a stringere la mano a qualche dittatore in Corea o dire che il modello è l'Ungheria. Se il modello è Orban noi siamo un'altra cosa».

TASSE

«In passato abbiamo detto che le tasse sono una cosa bellissima. Forse in un'altro paese. Bisogna avere il coraggio di dire anche alla sinistra che le tasse sono troppo alte».

LAVORO

«Nel jobs act ci sono cose di cui vorrei fossimo orgogliosi». ha detto ancora Renzi sottolineando che «abbiamo trasformato ciò che era precario in stabile».

UNIONI CIVILI

«Dopo anni di rinvii avremo una legge sui diritti civili. Lo facciamo per noi, per la dignità del nostro paese. Facciamo le mediazioni possibili ma poi si chiude»

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