«Quanto accaduto ieri è gravissimo - dice La Salvia - è una violazione di un dettame costituzionale, sono una persona onesta ed ero nella piena possibilità di iscrivermi al Pd, avermelo negato è una violazione capotica e mafiosa dei diritti di un individuo».
Pare che le tensioni tra La Salvia e il Pd cittadino risalgano alle ultime elezioni. Nella scorsa consiliatura, La Salvia era stato eletto con una lista civica guidando per cinque anni una coalizione di centro sinistra. Alle ultime elezioni però, piuttosto che ricandidare il sindaco uscente, il Pd ha preferito fare le primarie e La Salvia ha rinunciato alla competizione. Il candidato poi designato dai democratici non è arrivato al ballottaggio e le elezioni sono state vinte dal candidato sindaco del Movimento 5 Stelle. Dopo il diniego di ieri, un gruppo di iscritti al Pd di Canosa ha protestato dinanzi alla sede locale del partito.
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