Primarie, schede finite nelle Marche e contestazioni in Sicilia. Di Pietro respinto al seggio

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Domenica 8 Dicembre 2013, 20:54 - Ultimo aggiornamento: 20:55
La giornata stata tutto sommato senza grandi intoppi. Poche contestazioni e qualche coda. Code che in alcuni casi costringono a stampare nuove schede come a Palermo o nelle Marche. Nel comune di Filandari, nel vibonese, un seggio viene chiuso a metà pomeriggio per esaurimento schede. E a Rignano sull'Arno, paese d'origine di Matteo Renzi, non vuole mancare l'appuntamento delle primarie neanche una coppia di neosposini, che si presentano in abito nuziale al seggio.



Votano personalità e politici, dal presidente del Senato Pietro Grasso ai ministri dem al governo, e cittadini sconosciuti. Viene invece negato il diritto di voto, in quanto esponente di un altro partito, ad Antonio Di Pietro, presentatosi al seggio allestito nell'aula consiliare del comune di Montenero di Bisaccia. Ma non mancano le polemiche, in realtà ampiamente annunciate in alcune zone: il renziano Davide Faraone occupa il seggio di Enna, denunciando che il segretario provinciale Mirello Crisafulli impedisce l'accesso ai seggi. A Napoli il comitato Cuperlo parla di «attività di propaganda elettorale» in favore di Matteo Renzi, da parte di un consigliere di municipalità del Pdl del quartiere napoletano di Soccavo.