Primarie Pd, affluenza record:
Bersani e Renzi al ballottaggio

Primarie Pd, affluenza record: Bersani e Renzi al ballottaggio
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Domenica 25 Novembre 2012, 09:43 - Ultimo aggiornamento: 10 Febbraio, 03:34

ROMA - Saranno Pierluigi Bersani e Matteo Renzi i due candidati che domenica 2 dicembre andranno al ballottaggio per le primarie del Pd. Lo spoglio sta procedendo al rilento, ma al 90% dei seggi gi scrutinati non ci sono pi dubbi. Affluenza record: oltre 3,1 m milioni di persone..

lo spoglio. In base ai voti scrutinati in quasi 8.000 seggi sui 9.232 sparsi per tutta l'Italia Bersani è avanti con il 44,9%. Segue Matteo Renzi con il 35,5%, poi Nichi Vendola con il 15,6%, Laura Puppato al 2,9%, Bruno Tabacci a quota 1,2%.

Il primo commento del segretario del Pd Bersani. «Sono stracantento, è stata una giornata magnifica. Le ho volute, e volute aperte, queste primarie. E ho avuto un risultato molto forte. Chi vince è candidato premier dei progressisti, poi si vedrà. Bene al sud? Posso dire che la sofferenza c'è in tutta Italia, ma nel sud c'è una sofferenza molto particolare. E io ho orecchio per la sofferenza. Credo che tutti e 5 ora dobbiamo fare una cosa insieme. Intanto berci una birra. Qualcuno dei contendenti non voleva il ballottaggio, se gli avessi dato retta ora avrei stravinto. Con le primarie invece siamo strasicuri che il candidato avrà la maggioranza dei consensi». E su Berlusconi dice: «E' sempre nello spogliatoio, con uno scarpino allacciato e l'altro no. Alfano lo vedo in difficoltà e mi spiace anche perché credo che sia stato portatore di un processo di trasformazione. Se questo non ci sarà, mi dispiace».

Il sindaco di Firenze Renzi. «Devo dire che apprezzo molto l'entusiasmo che in queste ore stiamo manifestando soprattutto per il grande risultato di affluenza che c'è stato - ha commentato il sindaco di Firenze - Nonostante le lunghe file ai seggi c'era un grosso atteggiamento di compostezza. Un saluto particolare agli amici competitor Vendola, Tabacci e Puppato: hanno combattutto una battaglia bella. Il centrosinistra che verrà avra bisogno e desiderio di coinvolgerli. Un abbraccio particolare a chi ha vinto queste primarie, Pierluigi. A lui un grande applauso di stima, rispetto e per molti aspetti di affetto». «Non abbiamo ancora i dati finali del risultato à- ha concluso emozionato Renzi - I dati dei seggi campioni ci consegnano un risultato di 5 punti di distacco da Bersani. Questo è un risultato bello e affascinante. Molti hanno detto che i renziani avrebbero preso i voti della destra. Ma quali voti della destra. Abbiamo vinto in tutti i comuni in cui pensavano di vincere loro. Anche nei luoghi simbolo della Toscana, anche in parte dell'Emilia Romagna. Passeremo l'ultima settimana a pancia per terra. Ora si riparte da zero a zero, combatteremo lealmente Bersani e se perderemo lo appoggeremo per dare un futuro migliore agli italiani. Non c'è partita migliore di quella da cui si parte svantaggiati».

Vendola. «E' un giorno storico, il centrosinistra ritrova il suo popolo. Il dato della partecipazione dice che non c'è rifiuto della politica, bensì c'è richiesta di farla incontrare con la vita, il lavoro, la crisi. Il centrosinistra ha il dovere di rimettere in piedi una speranza per questo Paese. Faccio i complimenti a Berdani e a Renzi. Essi ovviamente hanno goduto di un vantaggio, i grandi gruppi editoriali e le tivvù che hanno raccontato queste primarie quasi fossero un congresso del partito democratico, in alcuni casi faziosamente. Il mio voto è straordinario in Puglia. Ho un grande partito alle mie spalle. In 4 settimane ho dovuto affrontare le grandi armate del partito democratico, mobilitate in maniera abbastanza capillare. Sono andato a mani nude contro due giganti. Ma era una partita utile combattere e giocare». «Abbiamo introdotto dentro questa contesa - ha concluso Vendola - temi che fannno bene al centrosinistra e che spero vengano portati avanti. Ringrazio tutti i volontari che hanno lavorato nei miei comitati, che hanno messo in campo una passione bellissima. La semina che abbiamo fatto darà i suoi germogli. E ringrazio i pugliesi, per il riconoscimento al mio governo».

Affluenza record. A seggi chiusi, con persone ancora in coda, il comitato Renzi, in ragione dei dati in suo possesso, registra la partecipazione di 4.010.000 votanti (che moltiplicati per i due euro da versare per votare fanno circa 8 milioni di euro che finiscono nelle casse del centrosinistra). I datri ufficiali si attesterebbero invece a 3,2-3,5 milioni. Alle 17,30 i votanti erano due milioni e 450mila. Già alle 13 il numero degli elettori recatisi ai gazebo dave il segno di una grande affluenza: 1,3 milioni di persone. I cinque candidati - Pier Luigi Bersani, Matteo Renzi, Nichi Vendola, Bruno Tabacci e Laura Puppato - attendono l'esito delle elezioni.

Bersani stravince a Bettola, Vendola a Terlizzi. Bersani ha, come da pronostico, stravinto nel seggio di casa. A Bettola, il suo paese di origine, dove per altro ha trascorso una parte della giornata dopo aver votato a Piacenza, dov'è residente, ha infatti raccolto 222 voti. Al suo principale sfidante, il sindaco di Firenze Matteo Renzi, 35 consensi. Nichi Vendola stravince nella sua Terlizzi, dove ha ottenuto 824 voti contro i 185 di Pier Luigi Bersani, i 114 di Matteo Renzi, i 9 di Laura Puppato e i 5 di Bruno Tabacci. Laura Puppato ha prevalso nella sua Montebelluna, cittadina della quale è stata per anni sindaco, raccogliendo 575 preferenze (43%). Matteo Renzi 406 (30%), e Pierluigi Bersani 267 (19,9%). Piuttosto distanziati Nichi Vendola, con 83 voti, e Bruno Tabacci, con 6.

Renzi: avanti nelle roccaforti rosse. «Avete presente i sondaggi di queste ore? Va moooolto meglio», scrive Matteo Renzi su Facebook. «I dati - afferma il sindaco di Firenze - sono davvero molto incoraggianti». «E a chi dice che abbiamo preso i voti della destra - come hanno detto autorevoli scienziati a In Onda, qualche ora fa - date i risultati nei singoli comuni della Toscana, dell'Umbria, di parte dell'Emilia. Le zone rosse ci tirano su», osserva ancora Renzi su Facebook.

Renzi: abbraccio doppio per Bersani. Al di là dei risultati, tutti i candidati sono molto soddisfatti e anche Romano Prodi e il primo segretario del Pd Walter Veltroni, senza dire per chi hanno votato, esultano «per questa grande macchina di democrazia». «Abbiamo riportato la gente ad appassionarsi alla politica, e la politica ad occuparsi di temi concreti: per questo viene naturale dire che abbiamo già vinto», ha detto Renzi che ha aggiunto: «Abbraccio tutti, Vendola, Puppato e Tabacci, ma un abbraccio doppio va a Bersani che ha accettato la proposta delle primarie. Adesso vediamo chi vince, vinca il migliore, sono sereno, felice e commosso». Parlando di Bersani e la proposta che gli ha fatto di sedersi a bere qualcosa insieme, Renzi ha poi aggiunto: «È un grande intenditore di birra, non avrà problemi a trovarne una artigianale che soddisfi i nostri palati». Fiducioso di andare al ballottaggio è Nichi Vendola.

Polemica Renzi-Camusso. Ha invece infranto il voto del silenzio il leader Cgil Susanna Camusso, che, ammettendo di aver votato per Pier Luigi Bersani e definendo «un problema» la vittoria di Matteo Renzi su temi come il lavoro, si è attirata gli strali dei renziani. Ma la polemica sulla Camusso, il caso di alcuni ex leghisti respinti ai seggi di Novi Ligure e un piccolo giallo su 4mila certificati elettorali scomparsi a Manfredonia sono per ora gli unici nei di una giornata che Bersani come Renzi e Vendola hanno definito «una grande festa».

Renzi in coda per due ore e 40: mi viene da ridere. «Mi dispiace le regole sono queste e non le ha fatte io», ha detto Matteo Renzi in coda per votare in piazza dei Ciompi a Firenze, una volta entrato nel seggio per registrarsi, rispondendo ad alcuni elettori che si lamentavano per la ressa al suo arrivo e per la coda (foto). «Mi scappa da ridere pensando che chiedevamo più seggi e ci hanno detto che non servivano», ha scritto poi il sindaco su Twitter. E parlando con una signora in fila come lui ha aggiunto: «L'idea era questa: limitiamo la partecipazione a Firenze, dove Renzi è forte».

Roma - A chiusura seggi, sono stati circa 230mila gli elettori che hanno votato a Roma. I primi dati dello spoglio capitolino vedono Pierluigi Bersani in testa. Il segretario sfonda quota 50% nelle periferie, mentre cede qualche punto nei municipi II e XX. In ogni seggio i primi votanti si sono messi in fila anche prima dell'orario d'apertura. Una nota di colore: alle 11.30 la signora Martinella Angela, cento anni compiuti, ha votato al seggio di via Terni offrendo il caffè a tutti i volontari e le volontarie.

Milano - Alta affluenza alle urne a Milano e in Lombardia, con gli elettori che in alcuni casi hanno dovuto attendere dai 10 ai 30 minuti in coda prima di poter votare. Circa 10mila volontari da stamani sono al lavoro nei 1.508 seggi allestiti nella regione dove tra pochi giorni, il 15 dicembre, si tornerà alle urne per le primarie del centrosinistra in vista delle elezioni anticipate in Lombardia. Le file si sono registrate sia a Milano che nei piccoli comuni lombardi, dove in molti casi la partecipazione ha superato le aspettative dei militanti che hanno allestito i seggi anche in paesi con poche centinaia di abitanti. Ha votato a Milano il candidato dell'Api Bruno Tabacci.

Veneto - Afflusso continuo in Veneto fin dall'apertura dei seggi delle primarie del centrosinistra. Non si registrano code significative: solo nel seggio del centro storico a Padova si è formata una piccola fila, fino ad un massimo di una cinquantina di persone in attesa di votare. A Padova hanno già messo le schede nell'urna oltre 5.200 elettori. A Venezia l'afflusso fino a metà mattinata era costante nei due seggi principali del centro storico, a Santa Sofia e San Leonardo, dove circa il 30% degli elettori ha scelto di registrarsi solo prima del voto. In Veneto sono 630 i seggi, e poco meno di 4.000 i volontari impegnati.

Campania - Sono stati circa 200mila i campani che si sono recati ai seggi per le primarie di centrosinistra. Tra i primi elettori che questa mattina si sono presentati al seggio anche l'ex presidente della Regione, Antonio Bassolino, che ha votato a Posillipo.

Toscana - Affollati tutti i 1.021 seggi aperti stamani in Toscana. Code a Firenze, dove in alcuni casi il tempo di attesa è arrivato attorno ai 40 minuti, ma anche in altre città capoluogo dove, tuttavia, le operazioni sembrano più snelle. Si vota anche nelle zone colpite dall'alluvione di due settimane fa: ad Albinia, in provincia di Grosseto, non è stato possibile aprire il seggio ma gli elettori del centrosinistra votano nella vicina Orbetello. Al voto anche nelle isole dell'Arcipelago Toscano: a Capraia, la più distante dalla costa e che ha circa 400 abitanti, alla fine della mattinata erano già una quarantina gli elettori delle primarie.

Trentino - Sono 12.000 cittadini che si sono iscritti come elettori: a Trento 8.500, a Bolzano 3.500. In Trentino i seggi sono 66 e in Alto Adige 17.

Puglia - Giallo sulla misteriosa scomparsa di circa 4.000 certificati elettorali nella notte tra venerdì e ieri nella sede del Pd a Manfredonia. Gli esponenti dei Comitati Renzi e Vendola hanno segnalato l'anomalia al Comitato nazionale dei garanti; i primi anche ai carabinieri.

Sicilia, Sardegna, Emilia - A Palermo ci sono stati oltre 6.400 votanti entro le 12, a Cagliari 4 mila. Per l'Emilia Romagna le previsioni parlano di una crescita dei votanti del 50% rispetto alle primarie per la scelta del candidato premier del Pd nel 2007.

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