Il giorno prima, a Parma, c'era stata «l' ennesima aggressione ai danni di un gazebo della Lega Nord». A farne le spese Maurizio Campari, segretario cittadino del Carroccio che dal pronto soccorso ha raccontato l'aggressione: «Si sono avvicinati al banchetto e hanno preso il materiale esposto. Mi sono avvicinato e in maniera gentile li ho invitati a lasciarlo stare, ma loro per tutta risposta lo hanno gettato a terra. Come mi sono chinato per raccoglierlo mi hanno aggredito con pugni e calci. Si comportano come se avessero ragione di fare quello che fanno, la cosa più rave è che alcuni fanno finta che episodi del genere non esistano».
Le provocazioni si ripetono ogni fine settimana, dicono i militanti del Carroccio stufi delle continue aggressioni tanto da paragonare gli antifascisti dei collettivi ai terroristi islamici.
«Così come si è deciso di fare con i terroristi islamici, così faremo con queste zecche. Il momento di porgere l 'altra guancia è passato - afferma Rainieri - Se chi deve garantire la nostra sicurezza con tutti i crismi non è in grado di farlo, vorrà dire che la prossima volta ci difenderemo da soli e ci organizzeremo per farlo. Sabato prossimo sarò in piazza anch'io, se vogliono venire a buttare all 'aria il gazebo sanno dove trovarmi». E la foto su facebook chiosa l'avvertimento.