Un decreto che risale al governo Monti, che ora viene reso operativo. Non solo si può, ma «si applica» direttamente il licenziamento per lo statale che accetta o chiede, per sé o per altri, doni non di «modico» valore come contropartita. Il regalo può prendere anche la forma di uno sconto e il travet può essere sia il destinatario che il mittente. La sostanza non cambia. E l'obiettivo è chiaro: mettere fine a favoritismi nei confronti di 'amicì. E con pari forza sono colpite le situazioni di conflitti di interesse. Il pacchetto di misure verrà discusso martedì, nel tavolo di confronto tra sindacati e Aran, l'Agenzia che è la faccia del governo nei negoziati sul contratto. Un contratto che sta prendendo forma, visto che le ultime indiscrezioni si sommano a quelle su 'furbetti del weekend', assenze, permessi per malattia e precariato (con il tetto di quattro anni al contratto a tempo determinato). Le parti sono orientate a chiudere al più presto la trattativa sui profili normativi per concentrarsi sugli aspetti economici. In ballo ci sono aumenti di 85 euro medi mensili. La partita sulle risorse però difficilmente potrà partire prima dell'approvazione della manovra, attraverso cui viaggia la copertura finanziaria. Probabile quindi che per la definizione dell'intesa occorra aspettare almeno i primi mesi del 2018, in pieno clima elettorale.
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