De Girolamo dà le dimissioni, Letta accetta e assume l'interim

De Girolamo dà le dimissioni, Letta accetta e assume l'interim
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Lunedì 27 Gennaio 2014, 14:30 - Ultimo aggiornamento: 28 Gennaio, 14:28

Il presidente del Consiglio, Enrico Letta - si legge in una nota di Palazzo Chigi - ha accettato le dimissioni presentate dal ministro per le Politiche agricole, alimentari e forestali, Nunzia De Girolamo, e ha assunto l'interim del dicastero. Letta ha inoltre convocato per questo pomeriggio a Palazzo Chigi i sottosegretari alle Politiche agricole, alimentari e forestali, Maurizio Martina e Giuseppe Castiglione.

Renzi: stop a discussioni da I Repubblica. «Non partecipiamo a discussione da prima Repubblica» ha detto Matteo Renzi a chi gli chiedeva se le dimissioni del ministro De Girolamo aprissero la prospettiva di un rimpasto di governo.

«Massimo rispetto, in pochi si dimettono». «Le dimissioni - ha detto Renzi - riguardano il ministro e il presidente del Consiglio.

Ho massimo rispetto, in Italia non lo fanno in tanti».

«L'eventuale rimasto riguarda il premier». «Un eventuale rimpasto dopo le dimissioni del ministro De Girolamo è una questione che riguarda il presidente del Consiglio - dice Renzi - So che nel vecchio stile della politica era naturale, per un segretario del partito appena eletto, andare a bussare e a chiedere: "Che ci tocca?". Noi siamo diversi dalla vecchia politica, questo giochino non ci appartiene».

Biancofiore: si dimetta Letta. «E' paradossale che gesti di grande dignità personale vengano, in questo caso,da singoli ministri e non da chi ha fallito su tutta la linea,ovvero il Presidente del Consiglio Enrico Letta - dice Michaela Biancofiore, deputato di Forza Italia - Le dimissioni date da Nunzia De Girolamo che, bisogna ricordare, non è assolutamente indagata - dovrebbe darle Enrico Letta che ha pensato solo alla sua poltrona con immeritata supponenza, scaricando da Berlusconi - che gli ha consentito di ricoprire un ruolo che si sarebbe sognato non essendo stato eletto da nessuno ed essendo il vice segretario di colui che le elezioni le ha perse - a Nunzia De Girolamo appunto. Letta aveva l'oro in mano, lo ha gettato al vento per mancanza di qualsivoglia senso di galateo istituzionale e anche - evidentemente politico. Lo ha gettato via, perchè non ha tenuto minimamente in considerazione gli interessi del Paese - che richiedevano coraggio e pacificazione - e questo è sempre più chiaro a tutti gli italiani. Ne tragga le conseguenze».

Romani: «Il ritorno di Nunzia in Forza Italia? No alle porte girevoli». «Nunzia è una persona perbene, a cui voglio bene - dice Paolo Romani, capogruppo di Forza Italia al Senato - E' stata oggetto di un atto barbarico, una persona che ti entra in casa e ti registra, senza che lei abbia avuto notizia di reato Lei ha detto di essersi sentita sola, di non essere stata difesa dalle altre forze che compongono il governo, a parte il Ncd, che invece ha preso le sue parti. Lei che torna a Forza Italia? È una sua scelta personale, a mio avviso la scissione ha determinato una separazione tra chi è andato via e chi è rimasto, non credo che andare e venire, le porte girevoli, in politica abbiano mai dato un contributo alla chiarezza e alla trasparenza. Lei ha fatto una scelta: è andata al governo, è rimasta al governo, dopodiché ha deciso di non esserci più, ed è una scelta che le fa onore, perché si diceva che alcuni erano rimasti nel Ncd per restare al governo. Chapeau».

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