Padova, tra i candidati M5S spunta lo youtuber simpatizzante leghista

Il candidato gialloverde
di Stefania Piras
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Sabato 29 Aprile 2017, 18:48 - Ultimo aggiornamento: 30 Aprile, 18:55
Un verdissimo youtuber zaista (Luca Zaia, ndr) in lista. Anche questo si trova spulciando i candidati del Movimento 5 stelle nella lista padovana di Simone Borile, candidato sindaco. 
E il popolare youtuber in questione è Nicola Brugiolo, oltre 69 mila follower su Facebook e un cuore profondamente radicato nel nordest. Sì, quel nordest verde, leghista. Su Youtube si trovano ancora i suoi interventi per "Noi Veneto indipendente".
Brugiolo ha fatto outing con il M5S al mitico caffé Pedrocchi di Padova, ma sensibilissimo ai social aveva preannunciato qualcosa sul suo profilo: «Domani inizia un'avventura una prova un mettersi in gioco....la prova sarà le elezioni a padova ..sono 3 anni che studio vediamo che so fare, seguitemi sulla pagina: perché non provarci?.....#elezionipadova2017 invito specialmente i padovani a seguirmi per confrontarsi e per riprendere quel dialogo che tra politica e cittadini non c'è più e io che sono una piccola partita iva figlio di un esodato i problemi li so....perche li vivo....io non li immagino!».

A chi gli chiede conto del tema dei migranti, sentitissimo nel nordest, lui risponde confessando la sua passione leghista. Siccome, infatti, anche la Lega ha le sue divisioni interne e Salvini dalle parti del Veneto non sfonda, l'opzione rimane il giallo pentastellato del Movimento. Ecco infatti come risponde in modo inequivocabile Brugiolo: «Ok...io sono zaista fosse lui al posto di Salvini mi sarei candidato con la Lega. Ma Salvini visto lo conosci saprai dirmi quando ha lavorato perché non c' è traccia alcuna. Poi sarei curioso dopo le sue uscite squallide verso le unioni civili parlando lui di famiglia lui divorziato con figli a destra e a manca e storielle da copertine. A me le PERSONE che predicano bene e razzolano male non mi attirano. E nel frattempo la ruspa dov' è??????».

In Veneto incombono le elezioni ma anche il referendum per l'autonomia fiscale che si terrà anche in Lombardia e che è il nuovo cavallo di battaglia del Carroccio. Anche se è un'idea, questa, in cui i leghisti sono stati nettamente superati, visto che è una proposta del M5S partorita da una sensibilità federalista per nulla ignota in ambienti nordisti pentastellati. Il referendum infatti è la conseguenza di un flop leghista, a cui non riuscì la mossa dello statuto autonomo, considerata incostituzionale. 
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