Ma la giunta ora è tenuta assieme con lo spago: «Non possiamo metetrci a cercare un nuovo responsabile dei conti» osserva un parlamentare.
Ma il punto è che la capitale ha un disperato bisogno di aiuti8 esterni, al netto delle polemiche sulla provenienza geografica. Lo dice anche la deputata torinese Laura Castelli, che ieri alla festa del M5S di Lerici ha provato ad affrontare il dossier Roma: «Cosa fai con una partecipata disastrata? Il segno della croce! Non la privatizzi perché per noi del M5S è un’idiozia, la ristrutturi ma devi vedere quale parte non funziona e non è facile capirlo, poi devi fare le nomine operative e noi - ammette - non abbiamo una nostra squadra di mille persone che possono fare queste cose, ovvio che devi cercare la persona più competente possibile».
Ma Castelli (lei è la tutor nazionale di Appendino, ed è lei ad aver portato a Roma Lorenzo Bagnacani da Torino) non condivide le interviste rilasciate da Rota: «Chi ci accusa invece di andare sui giornali vada in Procura, Stefano ha denunciato». E quella querela va detto, per Stefano, è stato un passaggio obbligato e decisamente caldeggiato dal M5S.
Rota rappresentava questo per Raggi e i vertici: la competenza al potere. E dalla parte dell’ex dg di Atac c’era anche l’assessore Massimo Colomban, considerato l’altro marziano mandato da Milano che sta per abbandonare la nave. Per questo il sostegno nei confronti di Virginia aumenterà visibilmente nei prossimi giorni: sarà iper politico, volto a combattere, in casa, la diffidenza volutamente espressa da Mazzillo.
«Noi vogliamo fare le cose per bene e c'è un contesto che non è abituato a questo modo di fare» dice Barbara Lezzi. Ma con chi ce l'ha la senatrice M5S Lezzi? Parla di "contesto". Ma punta anche il dito sull'esercito di dipendenti: «Noi in Atac abbiano trovato 12 mila dipendenti, la maggior parte dei quali siede in uffici amministrativi, non guida i mezzi: è una situazione seria, estremamente complicata».
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