Casaleggio atteso a Roma, ribadita fiducia a Raggi

Casaleggio atteso a Roma
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Lunedì 31 Luglio 2017, 13:25
Il leader del Movimento 5 stelle Davide Casaleggio è atteso a Roma: presenterà alla stampa estera la nuova interfaccia (più open) di Rousseau. Ma sarà un'occassione per fare il punto anche sulla capitale e la giunta Raggi. La fiducia del manager milanese nei confronti della sindaca c'è ed è stata ribadita un mese fa quando i due si sono trovati a pranzo insieme (era il giorno esatto in cui finalmente Bruno Rota dopo due mesi abbondanti riceveva le deleghe operative su Atac)  per discutere delle prossime mosse. Lì si è ristabilito un dialogo, ma soprattutto un rapporto di fiducia. Un rapporto che ha creato tensioni, visto che l'assessore Andrea Mazzillo ha sentito il bisogno di criticare l'imprinting milanese e genovese. «Grillo e Casaleggio hanno solo cercato di dare una mano a Virginia a formare una squadra che non c'era e hanno cercato i migliori, tutto qui» dice un portavoce nazionale che è rimasto molto deluso dal colpo di coda velenoso di Mazzillo.

Ma la giunta ora è tenuta assieme con lo spago: «Non possiamo metetrci a cercare un nuovo responsabile dei conti» osserva un parlamentare. 

Ma il punto è che la capitale ha un disperato bisogno di aiuti8 esterni, al netto delle polemiche sulla provenienza geografica. Lo dice anche la deputata torinese Laura Castelli, che ieri alla festa del M5S di Lerici ha provato ad affrontare il dossier Roma: «Cosa fai con una partecipata disastrata? Il segno della croce! Non la privatizzi perché per noi del M5S è un’idiozia, la ristrutturi ma devi vedere quale parte non funziona e non è facile capirlo, poi devi fare le nomine operative e noi - ammette - non abbiamo una nostra squadra di mille persone che possono fare queste cose, ovvio che devi cercare la persona più competente possibile».

Ma Castelli (lei è la tutor nazionale di Appendino, ed è lei ad aver portato a Roma Lorenzo Bagnacani da Torino) non condivide le interviste rilasciate da Rota: «Chi ci accusa invece di andare sui giornali vada in Procura, Stefano ha denunciato». E quella querela va detto, per Stefano, è stato un passaggio obbligato e decisamente caldeggiato dal M5S. 

Rota rappresentava questo per Raggi e i vertici: la competenza al potere. E dalla parte dell’ex dg di Atac c’era anche l’assessore Massimo Colomban, considerato l’altro marziano mandato da Milano che sta per abbandonare la nave.  Per questo il sostegno nei confronti di Virginia aumenterà visibilmente nei prossimi giorni: sarà iper politico, volto a combattere, in casa, la diffidenza volutamente espressa da Mazzillo.

«Noi vogliamo fare le cose per bene e c'è un contesto che non è abituato a questo modo di fare» dice Barbara Lezzi. Ma con chi ce l'ha la senatrice M5S Lezzi? Parla di "contesto". Ma punta anche il dito sull'esercito di dipendenti: «Noi in Atac abbiano trovato 12 mila dipendenti, la maggior parte dei quali siede in uffici amministrativi, non guida i mezzi: è una situazione seria, estremamente complicata». 





 
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