L'ex Iena era stata spedita a curare la comunicazione del gruppo di Roberta Lombardi come ripiego. Dopo la bocciatura alle politiche con il M5S, i vertici grillini gli avevano dato questa opportunità. «E io sarò il Rocco Casalino del Lazio», aveva dichiarato Giarrusso, che nel frattempo si è fatto avanti per il cda della Rai e anche per un posto da sottosegretario alla Cultura.
Ma con scarsi esiti. In Regione, in compenso, è riuscito a controllare poco. A partire dalla proposta di legge del M5S sui vaccini che prevede anche un periodo di quarantena «dalla scuola di 4-6 settimane per il soggetto appena vaccinato». Un'iniziativa considerata «no-vax e oscurantista» che ha fatto dissociare la ministra Grillo e ha provocato l'addio di Giarrusso. Ma niente panico. Per lui è pronta un'altra poltrona: nello staff del sottosegretario Lorenzo Fioramonti.
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