Forza Italia, bufera nel gruppo: via Brunetta. Ma Berlusconi difende il capogruppo

Renato Brunetta con Grasso e Boldrini
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Mercoledì 2 Dicembre 2015, 12:58 - Ultimo aggiornamento: 3 Dicembre, 08:31
«Renato Brunetta è un combattente coraggioso». Tocca a Silvio Berlusconi ancora una volta sedare i malumori (mai sopiti del tutto) di una parte dei deputati azzurri contro Renato Brunetta, capogruppo degli azzurri alla Camera. Raccontano che il diretto interessato finito di nuovo nel mirino abbia alzato il telefono e chiamato Arcore per un colloquio con il Cavaliere che, di fronte al rischio di una nuova spaccatura del gruppo azzurro, ha deciso di prendere carta e penna e provare a sedare gli animi.

Che la situazione comunque non sia tranquilla lo dimostrano le voci, mai smentite, di una raccolta di
firme tra i banchi dei deputati di Fi per mettere in discussione proprio il ruolo di Brunetta. Pare che
l'iniziativa sia stata di Elio Vito, ex presidente della commissione Difesa che ovviamente non conferma
ma che su twitter posta il messaggio che indica per oggi la convocazione del gruppo della Camera con la scritta Eureka.

A decidere di riunire gli azzurri in conclave sarebbe stato lo stesso Brunetta che di fronte ai nuovi
mal di pancia avrebbe deciso di affrontare la situazione ponendo come unico punto all'ordine del giorno proprio 'il rilancio organizzativò.

Certo è che di fronte alle parole di Berlusconi e alla richiesta di «unità dei parlamentari» difficilmente oggi si arriverà ad un redde rationem. D'altronde in una situazione già complicata per Forza Italia, è proprio il Cavaliere a voler evitare l'apertura di un nuovo fronte di polemiche con la sostituzione dei vertici dei gruppi parlamentari.

I malumori del resto sono noti da tempo, l'ultima cosa che diversi azzurri rimproverano ai vertici del
partito è la mancanza di partecipazione nelle scelte come ad esempio le candidature da proporre alla
Consulta. La riunione di oggi servirà però per chiarire alcune questioni, una di queste riguarda le voci di spesa come ad esempio quella del Mattinale.
L'house organ gestito dallo staff del gruppo della Camera avrebbe dei costi elevati, a sentire alcuni
dirigenti azzurri, che non sarebbero più giustificati.
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