Fisco e "salva-Berlusconi", in Aula scoppia lo scontro M5S-Pd

Fisco e "salva-Berlusconi", in Aula scoppia lo scontro M5S-Pd
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Lunedì 5 Gennaio 2015, 19:43 - Ultimo aggiornamento: 6 Gennaio, 09:17

Si trasferisce, per una manciata di minuti, anche in Aula a Montecitorio lo scontro politico sulla cosiddetta norma "salva-Berlusconi" della delega fiscale.

L'occasione è la seduta convocata per l'annuncio della presentazione del Milleproroghe ed è il deputato Alessandro Di Battista a coglierla per lanciare un attacco frontale al Pd e al governo. «Presidente, ultimamente Palazzo Chigi sembra, ripeto, sembra, essere come uno di quei rioni in mano alla camorra dove nessuno sa nulla all'inizio e poi, alla fine, qualcuno parla per proteggere qualcun altro», osserva Di Battista incassando l'immediato richiamo proprio del suo collega Luigi Di Maio, che presiede i lavori. Ma Di Battista, torna ad attaccare il premier.

«Renzi si è trasformato da rottamatore a protettore, e sta proteggendo qualcuno.

Vi sono esponenti di FI e NCD che ci vengono a raccontare delle cose, anche perchè noi del M5S possiamo denunciarle e loro non possono farlo; e chi sta proteggendo è Verdini. È lui che ha fatto inserire la norma, Presidente. È lui, Verdini, ha fatto inserire questa norma salva Berlusconi», sottolinea l'esponente 5S, al quale replica immediatamente il Dem Walter Verini.

«Mettere in discussione che il Governo abbia voluto introdurre delle norme per fare un favore a qualche persona, si chiamasse Berlusconi, o non Berlusconi, è veramente malafede, propaganda. Non è questo il Governo che fa leggi ad personam», sbotta il deputato Pd, incassando gli applausi dei colleghi Democrat e sottolineando come il passo fatto ieri dal premier «non sia solo una prova autentica di serietà e di leadership, ma è anche la prova provata che il decreto è stato fatto, nell'ambito dell'esercizio della delega fiscale, certamente per combattere l'evasione e non per fare favori a qualcuno».

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