Berlusconi: Marina in politica? Buona soluzione ma gliel'ho sconsigliato

Marina Berlusconi
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Venerdì 2 Maggio 2014, 20:01 - Ultimo aggiornamento: 4 Maggio, 12:17
Io non credo, poi decider naturalmente lei. È molto capace, ha una grande esperienza aziendale e tutto sommato credo che sarebbe una buona soluzione che lei potesse a un certo punto interessarsi del nostro Paese. Io l'ho sempre sconsigliata dal farlo». Così Berlusconi in un'intervista Virus in onda stasera.



La carta Marina «Non è assolutamente una cosa matura - prosegue l'ex capo del governo - ma soprattutto ricordo che i leader li scelgono gli elettori, non i padri. Dipende da tante cose. Per mia figlia, come padre vorrei che lei non entrasse in questo mondo terribile che si chiama politica. Siamo stati allevati in casa mia, avendo la responsabilità di decidere loro quello che sembra giusto di fare, quindi mia figlia libera di assumere le decisioni che vuole e di seguirla, io - conclude Berlusconi - le consiglierei di non entrare in un mondo che così com'è oggi è un mondo detestabile».



Grillo «cattivo» Beppe Grillo è «un uomo cattivo, così dicono tutti coloro che l'hanno conosciuto da vicino», e «ha caratteristiche troppo vicine a dittatori sanguinari che conosciamo nella storia»: se andasse al potere, «ripercorrerebbe gli stessi itinerari tragici» di personaggi come «Hitler», continua. «La proposta di Grillo è una proposta contundente, che ti viene addosso, e che essendo una proposta urlata, fatta anche di insolenze nei confronti delle persone che stanno un pò sulle scatole a questi che votano per lui, attira il malanimo di coloro che sono pervasi da questi sentimenti», spiega Berlusconi.



«Come Hitler» «Però - evidenzia - il pericolo in Grillo sta nel fatto che com'è successo in tutti coloro che assomigliavano a lui e conosciamo nella storia, all'inizio si scagliano contro tutto e propongono un generico bene, quando poi prendono il potere distruggono tutti quelli che ci stavano prima e poi producono soltanto laghi di sangue. È andata sempre così». Per il leader di Forza Italia, quindi, il percorso di Grillo è paragonabile a quello di «Robespierre, Lenin, Stalin, Pol Pot» o «Hitler». Grillo «l'altro giorno ha dichiarato che se dovesse avere il miglior risultato in queste elezioni andrebbe a chiedere il governo del paese. Povera Italia. Uno può chiedere tutto, solo che sarebbe una tragedia per noi. Nessuna esperienza, nessuna capacità organizzativa. Lui è rimasto un comico che ripete il copione che si è scritto, migliorando l'espressione a ogni spettacolo», spiega il Cavaliere, che quindi attacca: «È quello che è, un attore comico che recita a soggetto, ma purtroppo l'uomo è un uomo cattivo».



«Cgil Act» «Renzi con il governo ha prodotto un atto sul lavoro, il Jobs act, che è diventato il Cgil Act. La base del suo partito in Parlamento ha cambiato in peggio il suo provvedimento e lui dopo avere anche annunciato date per diversi altri provvedimenti, queste date non le ha potute rispettare». «Tutti i moderati italiani, che amano la libertà e vogliono restare liberi, sarebbero molto preoccupati se al potere andasse il partito comunista e la sua versione attuale alla Renzi e soprattutto se andasse Grillo».



«Renzi tassatore» «Renzi è un uomo innamorato della politica che da sempre ha voluto fare politica, ma subito è stato risucchiato dalla sinistra ed è dovuto diventare, contro la sua volontà, un tassatore», continua Berlusconi. «Le prime cose che ha fatto, oltre alle tante che ha promesso, sono state aumentare di molto la tassa sulla casa, e aumentare le percentuali dell'imposta sugli interessi dei conti correnti dal 20 al 26 per cento».



Le riforme «Di riforme vere c'è soltanto quella del Senato e noi avevamo stabilito con Renzi tre punti. Il primo: non eleggiamo più direttamente i senatori. Il secondo: il Senato non deve approvare le leggi che vengono approvate solo dalla Camera e non deve dare la fiducia al governo. Il terzo: deve costare di meno. Ma poi il governo sotto la guida di Renzi ha dato vita alle specificità del progetto senza sentirci, il progetto è arrivato al Senato e tutti l'hanno considerato inaccettabile. Noi manteniamo la parola data».



Attacco a Equitalia «Son sempre stato un italiano che ama pagare le tasse, sono stato il primo contribuente in Lombardia e poi anche il primo in Italia. In Italia oggi non c'è giustizia tributaria», dice anche Berlusconi. L'ex capo del governo a proposito di Equitalia non esita a parlare di «estorsione dello Stato nei confronti dei cittadini ed imprenditori. Siamo in uno stato di polizia tributaria». E ne ha anche per i magistrati: «Sono tantissimi anni che la classe politica ed il Parlamento non riesce a fare una legge che faccia dispiacere ad Anm».
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