Berlusconi insiste con Parisi, il gelo dei colonnelli forzisti

Berlusconi insiste con Parisi, il gelo dei colonnelli forzisti
di Emilio Pucci
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Sabato 23 Luglio 2016, 11:21 - Ultimo aggiornamento: 24 Luglio, 17:45

«Credevo che voi tutti foste impegnati, molti hanno dei ruoli nel partito e in Parlamento, Toti è presidente della Regione Liguria, per questo ho chiesto a Parisi di darci una mano...». Berlusconi l'ha presa alla larga, al tavolo con i dirigenti azzurri al pranzo a base di pennette tricolori c'erano i capigruppo, i vice, Romani, Tajani, Carfagna, Matteoli, Ghedini, Giacomoni, Toti, Gelmini - si è detto stupito per tanto clamore sulla figura dell'ex direttore della Confindustria, rammaricato per i fraintendimenti suscitati da interviste e varie prese di posizione.

Chi ha partecipato alla riunione ad Arcore, riferisce che in qualche modo il Cavaliere ha capito di essere andato oltre. «Parisi farà la fine di Marchini», è la convinzione dei big. Ma in realtà dal comunicato diramato al termine dell'incontro a villa San Martino, in cui si apre «al contributo» di chi ha partecipato alle amministrative, si evince che l'ex premier è rimasto sulle sue ragioni. «Parisi è stato incaricato da me di fare una due diligence del partito, Forza Italia così non funziona. Parlerà con i coordinatori, cercherà di capire cosa non va», la premessa di Berlusconi. Parisi, è stato il ragionamento di chi invece si è fatto portavoce dei malpancisti, può essere una risorsa ma solo se entra in punta di piedi. Deve essere al pari di tutti noi, nessun ruolo, si sieda al nostro tavolo». Insomma, un no forte a qualsiasi tipo di incarico da federatore per Parisi nel centrodestra. «Niente auto-proclamazione, né scelte calate dall'alto». Tantomeno può essere il candidato sconfitto da Sala a dare la linea politica, a organizzare convention o scrivere programmi.

 
«COMPITI ORGANIZZATIVI»
Il Cavaliere ha avanzato la proposta di dare all'ex dg di viale Astronomia un compito organizzativo, può essere lui, ha argomentato, a tessere la tela per riunire anime così tanto diverse nel panorama del centrodestra. Ma di fronte ai dubbi e alle perplessità dei suoi ospiti, Berlusconi ha rinviato ogni ufficializzazione: «Ci pensiamo, ci rivediamo presto».

Dunque resta il gelo: Forza Italia accoglie Parisi, ma solo se accetta di essere uno dei tanti. «La verità è che è già morto», taglia corto uno degli invitati al primo incontro con il Cavaliere dopo la sua operazione al cuore, «non potrà certo essere il nostro leader, non lo vuole nessuno, politicamente è finito».

Raccontano che lo stesso ex presidente del Consiglio non abbia gradito alcuni toni usati da Parisi. Il piano è che la sua leadership futura arrivi per gradi. «Può essere lui il candidato premier», riferiscono fonti vicine a Berlusconi, «ma certamente non subito e non tagliando teste». «Qui non discutiamo di rottamazione, non avete capito, ma solo di rilancio», ha tagliato corto il padrone di casa. Posizione netta poi sul referendum: «Garantiremo una forte affermazione del no», si legge nella nota divulgata dal partito. Ma non c'è alcuna citazione di Renzi, non si chiude all'ipotesi di un governo di larghe intese, anche guidato dal segretario del Pd, qualora dovesse fallire la consultazione di novembre.

I RAPPORTI CON LEGA E FDI
Resta aperta inoltre la querelle sull'asse Lega-Fdi. Parisi è la figura scelta per trovare un accordo con i moderati, «occorre», ha spiegato il Cavaliere, «riannodare i fili del dialogo con quel popolo di centrodestra che continua ad essere maggioranza nel Paese». «Salvini e Meloni al momento sono gli unici nostri interlocutori», la linea di chi non intende abbandonare i vecchi schemi.

Un vertice dunque per molti versi interlocutorio. Una riunione che non ha sciolto i nodi sul tavolo: «Fiducia e porte aperte ma il leader si sceglierà con le primarie», la tesi di chi intende mettere il partito nelle mani di Parisi. Il più duro di tutti è stato Matteoli, con Letta che ha tentato di far da paciere. «La verita», spiega un berluscones, «è che ancora una volta il Cavaliere ha preso in giro tutti, ha fatto pretattica, vedrete che saranno costretti a digerire anche Parisi...».