Un parco per il Colosseo, via libera all’arena che ripristinerà il “palcoscenico”

Un parco per il Colosseo, via libera all’arena che ripristinerà il “palcoscenico”
di Laura Larcan
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Martedì 30 Dicembre 2014, 22:31 - Ultimo aggiornamento: 15 Gennaio, 12:28
E se dai sotterranei del Colosseo, al di sotto dell'arena che un tempo accoglieva combattimenti e cacce, si potesse raggiungere la palestra dei gladiatori? Se il pubblico potesse percorrere quel passaggio sotterraneo "segreto" che duemila anni fa collegava la più imponente macchina da spettacoli dell'impero con il cosiddetto "Ludus Magnus", il quartier generale dei gladiatori, dove vivevano, si allenavano e si preparavano per entrare in scena nello show della morte o del destino?



Una visione che fa già battere il cuore. Ma è proprio questa la scommessa ambiziosa, se non utopistica, (in realtà solo una delle più suggestive) su cui punta l'attenzione la commissione di esperti sull'area archeologica centrale di Roma, vale a dire la consulta di "super" tecnici istituita dal ministro per i Beni Culturali Dario Franceschini ad agosto scorso in sinergia con il Comune di Roma.



IL DOSSIER

Proprio ieri, infatti, e' stata presentata al ministro la relazione conclusiva, 34 pagine fitte e frutto di 5 mesi di lavoro, con le linee guida del "Piano strategico per la sistemazione e lo sviluppo dell’area archeologica centrale di Roma".



NUOVO DESTINO

E i gladiatori giocano un ruolo chiave. Perché tra i vari punti, la commissione presieduta da Giuliano Volpe (guida del Consiglio superiore per i Beni culturali), punta a imprimere una svolta sul destino, al momento triste, del "Ludus Magnus", sito archeologico in semi-rovina in consegna alla Sovrintendenza capitolina lungo via Labicana a pochi metri dal Colosseo, e storicamente legato all'Anfiteatro Flavio. Auspica «il ripristino del collegamento tra il Colosseo e la palestra - si legge nel testo - purtroppo al momento impedito dal collettore dell'Esquilino che nell'800 lo ha tranciato».

Non solo. Ma per sanare le "condizioni indecenti" in cui versa l'unica palestra gladiatoria sopravvissuta di questa grandezza, la commissione propone la realizzazione di una struttura architettonica di copertura-museo visitabile anche di sera, magari con ristorazione bistrot, e l'ebbrezza di scendere nei sotterranei.



«L'intero spazio del Ludus Magnus va ripensato - dice Volpe - E' un buco incomprensibile e degradato. Sarebbe opportuno, anche con l'aiuto di risorse private, renderlo visitabile con l'ipotesi di una copertura che lo trasformi in una grande piazza visitabile anche di sera, e soprattutto collegarlo come era in antico al Colosseo».



PALCOSCENICO

Colosseo che avrà la sua arena, dunque, visto che l'idea di ripristinare il "palcoscenico" dei fasti gladiatori a protezione dei sotterranei dell'Anfiteatro Flavio, lanciato qualche settimana fa dal ministro per i Beni culturali Dario Franceschini (sposando il progetto dell'archeologo Daniele Manacorda) ha incassato il via libera della commissione.



A questo punto l'inquilino del Collegio Romano attende il progetto ad hoc sulla "pavimentazione" del Colosseo in arrivo dalla Soprintendenza archeologica per stabilire tempi e risorse, già stanziate con la legge Art Bonus nel capitolo dedicato ai progetti di grande interesse nazionale.



SPAZI LIBERI

Le proposte della commissione non si fermano ai gladiatori certo, ma ripensano (superando le logiche delle competenze separate tra Stato e Comune, come sottolinea Adriano La Regina, ex Soprintendente e membro della commissione) tutta l'area archeologica centrale in termini di nuova fruizione. Il Foro romano dovrà tornare ad essere un luogo di libero accesso per tutti. Niente ticket per la valle delle origini di Roma.



«Anche il Palatino deve essere gratuito, una libera e godibile passeggiata di piacere per i cittadini, mentre si pagherà il biglietto solo per alcuni monumenti ad ingressi contingentati come la Casa di Augusto o di Livia», precisa Giuliano Volpe.



L'intero sistema di accesso all'area è stato ripensato. Nuovi ingressi al Palatino da via dei Cerchi (strada che sarà pedonalizzata in modo da collegare il colle con l'area degli scavi del Circo Massimo). Via i punti sosta dei pullman turistici da via di San Gregorio, mentre saranno previsti nell zona di Santa Maria in Cosmedin e via Valle delle Camene. Quanto alla viabilità, la commissione vuole una linea circolare elettrica ad altissima frequenza (piazza Vanezia, via dei Fori imperiali, Colosseo e via dei Cerchi). Non da ultimo, si invoca l'urgenza di una legge speciale per Roma.



DECORO

E' chiaro che in tutto questo il decoro è come il sale. Via ambulantato abusivo, via camion bar, via adescatori di turisti con l'abbocco del salta-fila e controlli. «Si tratta di un grande passo avanti per la realizzazione di quella che sarà la più grande area archeologica del mondo», ha commentato ieri il ministro Dario Franceschini. Soddisfatto il sindaco Marino che dell'archeoparco aveva fatto un suo cavallo di battaglia in campagna elettorale: «Le proposte della commissione vanno nella direzione di una concreta valorizzazione».

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