Russiagate, partono i primi capi d'accusa. Cnn: lunedì attesi arresti

Russiagate, partono i primi capi d'accusa. Cnn: lunedì attesi arresti
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Sabato 28 Ottobre 2017, 08:50 - Ultimo aggiornamento: 29 Ottobre, 16:05
La grande giuria federale di Washington ha approvato venerdì le prime accuse nell'inchiesta condotta dal consigliere speciale Robert Mueller. Mueller era stato nominato a maggio per condurre l'inchiesta sull'interscambio russo nelle elezioni del 2016. Ad approvare le accuse è stato - secondo quanto riporta oggi la Cnn citando fonti a conoscenza della vicenda - un gran giurì federale. I capi di imputazione sono ancora sigillati su ordine di un giudice federale, riporta l'emittenta americana, secondo cui già lunedì alcune persone coinvolte potrebbero essere arrestate. Al momento non si conoscono le accuse e dall'ufficio del procuratore speciale non è arrivato alcun commento. Il team di Mueller ha cercato di far luce sulle attività di lobbying svolte dall'ex direttore della campagna di Trump Paul Manafort, dall'ex consigliere per la sicurezza nazionale Michael Flynn ed altri.

Clamorosa rivelazione nell'ambito del Russiagate anche del Nyt. A commissionare per primo il dossier anti- Trump in cui si parla di legami tra l'allora candidato presidenziale e il Cremlino non sono stati ambienti democratici o della campagna di Hillary Clinton, ma il Washington Free Beacon, magazine conservatore che fa al miliardario Paul Singer, uno dei più noti investitori di Wall Street e dei principali finanziatori del partito repubblicano. Lo rivela il New York Times.

Il Nyt cita fonti della commissione intelligence della Camera dove sono stato ascoltati i rappresentanti del Washington Free Beacon. Il magazine avrebbe incaricato la società di investigazioni Fusion Gps nell'ottobre 2015 a caccia di notizie che potessero danneggiare diversi candidati presidenziali, tra cui Donald Trump. Ma l'incarico fu ritirato quando nel maggio del 2016 fu chiaro che il tycoon si avviava verso la conquista della nomination.

Nell'aprile del 2016 furono la campagna presidenziale di Hillary Clinton e il partito democratico a dare l'incarico alla Fusion Gps, con l'obiettivo di tirare fuori qualunque cosa che mettesse in luce legami tra Trump e Mosca. Ne scaturì il cosiddetto 'Steel Dossier', dal nome di Cristopher Steel, l'ex 007 britannico che redasse un rapporto che conteneva tra le altre cose informazioni su presunte tangenti pagate per fare affari immobiliari in Russia e incontri del tycoon con prostitute russe.

Tutti fatti mai provati.
I rappresentanti del Washington Free Beacon avrebbero quindi sottolineato come il milardario Paul Singer non ha saputo nulla della vicenda, fino a quando il sito Buzzfeed non rivelò per primo l'esistenza del dossier anti- Trump. Fatto sta che all'inizio delle primarie repubblicane Singer appoggiò il senatore della Florida Marco Rubio, ma una volta che questi uscì di scena l'investitore si impegnò nel tentativo di bloccare la corsa di Trump, scatenando anche le ire di quest'ultimo.
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