Nonostante i ripetuti tentativi delle autorità di Bangkok di pacificare le province di Pattani, Yala e Narathiwat, lo stillicidio di attacchi esplosivi e di agguati continua a mietere vittime nell'area, che fino a inizio Novecento costituiva un sultanato indipendente ed è ora un'enclave a maggioranza musulmana in un Paese per oltre il 95 per cento buddista. Né la linea dura dei militari né il successivo tentativo di conquistare «i cuori e le menti» della popolazione locale hanno portato a progressi sul campo. Negli ultimi anni, i colloqui di pace con il principale gruppo ribelle si sono progressivamente arenati.
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