Quindicenne accoltella due compagne di scuola, il video finisce su Snapchat

Quindicenne accoltella due compagne di scuola, il video finisce su Snapchat
di Federica Macagnone
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Giovedì 5 Aprile 2018, 17:52 - Ultimo aggiornamento: 6 Aprile, 15:40
Non è stato un incidente, un colpo di testa, un attacco d'ira o una reazione istintiva: la 15enne che il 9 novembre scorso ha accoltellato due compagne di scuola durante una rissa su un campo da gioco di Reading, in Gran Bretagna, aveva premeditato tutto ed era arrivata sul luogo dell'aggressione già armata con due coltelli e con lo scopo preciso di ferire a morte le sue rivali. Ne è convinto il procuratore, Charlotte Webster, che ieri, dopo l'apparizione in tribunale della ragazza (di cui non è stato diffuso il nome in quanto minorenne), si è detto intenzionato a mandarla sotto processo alla Crown Court come se fosse un'adulta, vista la gravità del suo gesto: «È stato un attacco estremamente violento e, soprattutto, premeditato». Ora per la 15enne stanno per aprirsi le porte del carcere: rischia fino a 12 anni.



La ragazza quel giorno aveva raggiunto le sue compagne in un centro sportivo, il Rivermead Leisure Centre, dando vita poco dopo a una tanto accesa quanto futile discussione con alcune di loro relativa a una bicicletta, i cui toni si sono velocemente esasperati, tanto da portare a una vera e propria resa dei conti: una lotta organizzata sul campo tra le rivali e trasmessa via Snapchat. Sotto gli occhi di una quarantina di persone che seguivano e filmavano l'assurdo combattimento, alla fine la ragazza ha tirato fuori due coltelli con i quali ha ferito gravemente una 13enne allo stomaco e una 15enne alle spalle e alle gambe. Quando il sangue ha cominciato a scorrere, tra i testimoni è calato il gelo: quello che sembrava una semplice zuffa si stava trasformando in una tragedia. La ragazza è stata bloccata immediatamente, mentre le sue vittime sono state portate di corsa in ospedale: per salvare la vita della 13enne sono stati necessari quattro interventi chirurgici. Secondo i medici, se i soccorsi non fossero stati più che rapidi, la ragazzina sarebbe difficilmente sopravvissuta.
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