Renzi in Iran: «La fine delle sanzioni un momento storico. Non confondere Islam con terrorismo»

Renzi in Iran: «La fine delle sanzioni un momento storico. Non confondere Islam con terrorismo»
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Martedì 12 Aprile 2016, 13:14 - Ultimo aggiornamento: 13 Aprile, 11:17
«È davvero un onore e un piacere essere qui, si iscrive nella tradizionale amicizia che risale ai tempi di Andreotti, Moro fino a Prodi». Così il premier Matteo Renzi nella dichiarazione al termine del bilaterale con il presidente iraniano Hassan Rohani. «La fine delle sanzioni è un passaggio storico non solo per l'Iran e i rapporti tra Italia e Iran devono continuare al meglio sia a livello politico che economico ma anche culturale perchè siamo due potenze culturali».

«Noi siamo impegnati perchè allo sforzo della comunità internazionale si unisca la fiducia e la ripartenza degli investimenti. Per l'Italia è importante investire sulle linee di credito, sulle banche: qui c'è l'ad di Sace, i vertici di Cdp e Mediobanca ma su questi temi condividiamo che c'è bisogno di fare di più da parte di tutte le istituzioni bancarie». Renzi condivide la necessità, espressa poco prima dal presidente iraniano, di «muoversi più velocemente» nel settore bancario dopo la fine delle sanzioni. Renzi ha evidenziato il valore dei 6 accordi firmati, a partire da quello da 3,5 miliardi per Ferrovie ma «è fondamentale che siano operativi con l'aiuto al credito e alla finanza». Poco prima il presidente iraniano aveva detto che nel settore bancario l'Iran ha fatto «passi avanti ma effettivamente abbiamo bisogno di muoverci più velocemente per accertare alcuni dettagli. È vero che sono state tolte le sanzioni bancarie e le banche hanno ricominciato l'attività ma abbiamo qualche effetto psicologico dell'era delle sanzioni».

«In Europa e nel mondo c'è chi confonde la fede nell'islam con il terrorismo e la violenza, è un grave errore che va combattuto a livello culturale». Lo ha evidenziato il premier Matteo Renzi sottolineando l'intesa con il presidente della Repubblica iraniana Hassan Rohani nella lotta al terrorismo dell'Isis. Nella sua dichiarazione al termine del bilaterale, Rohani aveva sottolineato come «l'Islam non c'entra niente con il terrorismo che rappresenta pace, amore, amicizia e convivenza reciproca. Iran ripudia il terrore e anche su questo c'è intesa con l'Italia».

«Anche sui punti che non ci vedono d'accordo lavoriamo assieme, penso al tavolo comune sui diritti umani».

«Ci saranno maggiori consultazioni tra Iran e Italia sulle crisi regionali del Medio Oriente»: lo ha annunciato il presidente iraniano Hassan Rohani, al termine dell'incontro.Si è parlato, ha riferito ai giornalisti, delle crisi in Siria, Yemen, Iraq, Libano e Libia e di un particolare impegno congiunto italo-iraniano nel campo umanitario e per lenire «le sofferenze delle popolazioni siriana e yemenita».  Tra i temi affrontati nel colloquio - ha detto Rohani - vi è stata la necessità della lotta all'islamofobia e soprattutto al terrorismo, «che niente ha a che vedere con l'Isla


 
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