«Sono stupita», ha dichiarato la donna, «non avrei mai pensato che questo sarebbe stato possibile».
Nel 1987 Healy ha costituito il “New Zealand Prostitutes Collective”, movimento che chiedeva il riconoscimento dei diritti delle prostitute e ha portato avanti una lunga campagna per la legalizzazione del lavoro sessuale anche per rendere sicura la professione. Il “Prostitution Reform Act”, approvato nel 2003, ha consentito alle prostitute di operare come normali lavoratrici e di godere delle relative regole e tutele incluse quelle sanitarie.
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