Costa ha realizzato un ribaltone grazie all'appoggio della sinistra radicale del Bloco de Esquerda dell'attrice Caterina Martins, vicino a Podemos e a Syriza - la cui candidata Marisa Matias oggi è arrivata terza con il 10% - e dei comunisti-verdi del Cda. Figlio dell'ex-ministro conservatore Baltasar Rebelo de Sousa, 'Marcelò come familiarmente viene chiamato in tutto il Portogallo è uno dei protagonisti della vita politica del paese dalla rivoluzione dei garofani del 1974 contro la dittatura salazarista. È stato giornalista, ha fondato il settimanale Expresso, ministro e leader del Psd dal 1996 al 1999 (sostituito nell'incarico dal futuro presidente della Commissione Ue Manuel Barroso) docente universitario di diritto. Ma Marcelo Rebelo Duarte Nuno de Sousa, questo il suo nome intero, è diventato un personaggio popolarissimo nel paese negli ultimi anni come commentatore politico in tv. Il più ascoltato e il più autorevole, «Il professore».
Una tradizione in Portogallo, dove altri leader arrivati poi ai vertici dello stato, come l'ex-premier socialista Josè Socrates, hanno conquistato spazio e popolarità commendo la politica in tv. Nella campagna 'Il Professorè ha messo avanti una volontà di 'dialogò, spiegando che «un presidente è un arbitro, e l'arbitro non fa i gol». Ma la sinistra lo sospetta di essere un sottomarino del centrodestra con la missione di affondare il fragile governo di sinistra di Costa. Una formula che cerca di imitare in Spagna il segretario socialista Pedro Sanchez, nel tentativo di mandare a casa il premier uscente il Pp Mariano Rajoy.
Cavaco era stato costretto in novembre ad accettare l'esperimento Costa non potendo rinviare il paese alle urne a causa della tregua elettorale imposta dalle presidenziali in gennaio.
Se la tenuta del governo, l'attuazione degli accordi di contenimento della spesa pubblica con l'Ue, Rebelo potrà rimandare il governo a casa e sciogliere il parlamento. Il regime semipresidenziale portoghese dà al capo dello stato poteri notevoli perfino quello di dichiarare la guerra. Diversi analisti prevedono un ritorno alle urne in autunno quando Costa potrebbe non riuscire a fare votare al parlamento il bilancio dello stato per il 2017, per i veti incrociati dell'opposizione di centrodestra e dei suoi alleati di sinistra.
© RIPRODUZIONE RISERVATA