Qualche ora prima le parole del presidente americano l'ultima uscita di Trump, che nel giorno delle elezioni amministrative in Regno Unito ha affermato di tifare per la Brexit: «La Gran Bretagna starebbe meglio fuori dall'Unione europea», è il suo pensiero. Esattamente l'opposto del messaggio che Obama il mese scorso consegnò nelle mani del premier David Cameron, durante la sua visita a Londra. Per Trump invece non ci sono dubbi sul sostegno alla linea degli euroscettici britannici. Anche se, ha precisato, «sta agli elettori decidere». In un'intervista a Fox News, però, ha spiegato come «il fenomeno dell'immigrazione è una cosa orribile per l'Europa», un fenomeno che spinge molti Paesi del Vecchio Continente a tirarsi indietro.
E i temi dell'Europa e dell'immigrazione non sono i soli che dividono profondamente Obama da colui che vuole costruire un muro al confine col Messico e che potrebbe davvero diventare il prossimo Commander in Chief. Hillary Clinton permettendo. Per questo nei giorni scorsi dalla Casa Bianca era trapelata una chiara indicazione: la campagna elettorale americana è entrata nel vivo e il presidente non ha alcuna intenzione di stare in silenzio. Non farà mai mancare la sua voce per difendere i risultati raggiunti in questi anni e per contrastare la retorica di Trump che parla di un'America in declino e senza leadership.
Puntuale Obama è partito all'attacco, lanciando persino un appello all'elettorato della destra americana tradizionale e moderata: «C'è una chiara divisione all'interno del partito repubblicano. Ma sono gli elettori repubblicani che devono decidere se Donald Trump parla per loro e rappresenta i loro valori». Per il presidente devono essere presi in considerazione tutti gli aspetti che definiscono la controversa figura del tycoon. L'invito è quello di «prendere molto sul serio» le dichiarazioni fatte da Trump nel passato. Quelle che hanno fatto scalpore nel mondo intero. Ma bisogna anche valutare nel dettaglio i programmi elettorali da lui proposti, verificandone a fondo la plausibilità. Concentrarsi sui contenuti, dunque, non solo sugli elementi di spettacolo.
E qui non manca la stoccata alla stampa, responsabile per il presidente americano di un'eccessiva enfatizzazione della figura di Trump: «Questa enfasi dei media sul circo mi preoccupa, non è qualcosa che possiamo permetterci».
Come Obama - ha spiegato lui stesso - non può perdere tempo a leggere i tweet del tycoon. Uno degli ultimi postati lo ritrae nel suo ufficio sulla Fifth Avenue mentre mangia i tacos per la festa del 'Cinco de Mayò. Uno stereotipo che fa infuriare ulteriormente la comunità latinoamericana: «Mangiare tacos o indossare un sombrero non rappresenta la comunità ispanica nel 2016».
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