Il governo islamista libico di Tripoli, non riconosciuto dalla comunità internazionale, ha deciso di pattugliare con uomini armati i punti da cui partono gli immigrati clandestini che salpano verso l'Italia: la misura è uno dei cinque «passi» che l'esecutivo al potere nella parte occidentale del paese annuncia in una nota diffusa ieri da fonti libiche.
Uno «spiegamento di truppe armate per pattugliare i siti da cui viaggiano gli immigrati», è l'ultimo dei passi che il governo ha chiesto di compiere all'«Autorità per combattere l'immigrazione illegale» libica.
Il «governo di salvezza nazionale» di Tripoli «conferma inoltre l'importanza della cooperazione con l'Ue nella lotta contro il fenomeno dell'emigrazione clandestina dalla Libia ed è al momento impegnato ad aprire vie di mutua cooperazione con l'Ue a questo riguardo».