Quello compiuto alla Conferenza di Roma sulla Libia «è un passo di svolta per la stabilizzazione del Paese»: lo ha detto il ministro Paolo Gentiloni, in conferenza stampa al termine della Conferenza di Roma sulla Libia.
E il segretario di Stato Usa John Kerry ha aggiunto: «Ci vorranno 40 giorni perché un governo libico riconosciuto dalla comunità internazionale possa fare ritorno nella sede di Tripoli. C'è un piano, lo vogliono i libici, e L'Italia è la prima a dover gestire questo impegno in Libia. Siamo grati a Roma per la sua leadership e le sue conoscenze. Non possiamo permettere che la situazione resti quella che è oggi, è pericoloso per tutti. Tutti i libici devono giungere ad un accordo non fermandosi agli individualismi: siamo pronti a rompere questo stato di stallo, vanno ricercate nuove soluzioni e nuove strade. C'è chi dentro e fuori la Libia lavora per far fallire l'accordo. Chi lo mina pagherà il prezzo».
«Voglio ringraziare il ministro Paolo Gentiloni per aver organizzato questa importante conferenza - ha detto l'inviato speciale dell'Onu per la Libia, Martin Kobler -
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