Israele, offensiva contro la Siria per i ragazzi rapiti: 10 morti. Stasera manifestazione a Roma per chiedere la liberazione

Israele, offensiva contro la Siria per i ragazzi rapiti: 10 morti. Stasera manifestazione a Roma per chiedere la liberazione
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Lunedì 23 Giugno 2014, 14:29 - Ultimo aggiornamento: 22:03

L'esercito israeliano ha arrestato altri 37 palestinesi nel quadro dell'operazione Custode di tuo fratello in corso in Cisgiordania per ritrovare i tre adolescenti israeliani - Eyal Yifrach, Naftali Frankel e Gilad Shaar - rapiti undici giorni fa.

Secondo l'esercito, citato dai media israeliani, il numero degli arrestati è ormai arrivato a 361. Ieri sera il presidente dell'Autorità nazionale palestinese Mahmoud Abbas ha ribadito la sua opposzione al rapimento, da lui definito «ingiustificabile e inaccettabile». Poche ore dopo il leader di Hamas, Ismail Haniyeh, ha lodato «i giovani della Cisgiordania che hanno restaurato l'onore dell'Intifada», nel suo primo commento sull'operazione «Custode di tuo fratello».

Intanto il ministro israeliano della Difesa Moshe Yàalon ha detto di ritenere responsabile il regime siriano di Bashar al Assad del lancio di un missile che ieri ha ucciso un cittadino israeliano tredicenne sulle alture del Golan.

«Riteniamo il regime di Bashar Assad e i militari siriani responsabili di quanto accade nel territorio sotto il loro controllo e risponderemo in maniera dura e aggressiva contro ogni provocazione e violazione alla nostra sovranità», ha detto Yaalon, dopo che nella notte l'artiglieria e l'aviazione israeliana hanno colpito nove obiettivi in territorio siriano, provocando, secondo il leader dell'Osservatorio Siriano per i diritti umani, Rami Abdel Rahman, 10 morti. I raid avrebbero anche distrutto due tank e sette postazioni dell'esercito siriano.

La leadership palestinese, con il supporto di alcuni stati arabi, sta facendo pressione sul Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite per ottenere una riunione straordinaria che condanni le azioni dell'esercito israeliano contro la popolazione palestinese nell'ambito delle ricerche dei tre giovani israeliani rapiti in Cisgiordania.

Lo ha confermato Tayseer Jaradat, il vice ministro degli esteri palestinese, citato dai media di Ramallah. Jaradat ha inoltre aggiunto che in caso di insuccesso al Consiglio di Sicurezza, si rivolgeranno all'Assemblea Generale dell'ONU e che i queste ore sono state inviate lettere al Segretario Generale della Lega Araba, e ai massimi rappresentanti dell'Unione Europea e delle Nazioni Unite.

Uno striscione in Campidoglio. «Ho appena ufficializzato presso il protocollo la richiesta per apporre uno striscione con la scritta Bring Back Our Boys sul Campidoglio e sul Primo Municipio di Roma, per dimostrare la vicinanza delle istituzioni alle famiglie dei ragazzi rapiti in Cisgiordania», scrive il presidente del Pd di Roma Tommaso Giuntella in una nota. «In questo momento di preoccupazione siamo soddisfatti di poter apprezzare una crescita dell'attenzione di media e istituzioni politiche sulla vicenda. Oggi in particolare ci stringiamo intorno alla Comunità Ebraica di Roma che veglierà per chiedere il ritorno a casa dei tre ragazzi».

«Il sindaco di Roma Ignazio Marino, per esprimere la propria vicinanza alla Comunità Ebraica, colpita nei giorni scorsi dal tragico rapimento di tre studenti israeliani sedicenni Naftali Frenkel, Gilad Shaar e Eyal Yifrach, ha deciso di affiggere nei prossimi giorni le foto dei tre rapiti in Campidoglio. Le immagini saranno sistemate dove è già esposta la gigantografia dedicata ai Marò, per mantenere viva l’attenzione su quanto accaduto»: con questa nota l’ufficio stampa del Campidoglio comunica la decisione del sindaco di accogliere la proposta di Giuntella.

Stasera manifestazione a Roma. Ancora una iniziativa della comunità ebraica di Roma per la liberazione dei tre studenti israeliani rapiti in Cisgiordania: stasera dalle 20.15 si raduneranno in via del Portico d'Ottavia qualche migliaio di persone per tenere alta l'attenzione sul rapimento dei tre giovanie. Verranno distribuite le magliette con i volti dei tre rapiti, si terranno dei discorsi ed è previsto un collegamento video con i familiari di Eyal, Gil-Ad e Naftali. Il tutto si concluderà poi con una preghiera speciale del Rabbino Capo.

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