Isis, Alfano: «Anche l'aiuto dei colossi del web per sconfiggere i jihadisti»

Isis, Alfano: «Anche l'aiuto dei colossi del web per sconfiggere i jihadisti»
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Mercoledì 19 Novembre 2014, 16:48 - Ultimo aggiornamento: 16:49
Serve anche l'aiuto dei colossi del web, da Microsoft a Google, da Twitter a Facebook, per combattere l'Isis.



Lo ha detto il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, intervenendo alla presentazione di un rapporto sullo Stato Islamico realizzato dalla Fondazione Icsa. «A Bruxelles, nell'ambito delle iniziative della Commissione Europea - ha ricordato Alfano - abbiamo convocato a cena i rappresentanti delle aziende che gestiscono le 'communities' in rete e la stessa cosa vogliamo fare in Italia: ci devono aiutare e devono collaborare con le forze di polizia monitorando il web allo scopo di individuare i sintomi di progettualità terroristiche».



Il ministro ha definito lo Stato Islamico «non un'emergenza, ma una sfida lanciata da chi ha ambizioni, soldi e uomini pronti a combattere che nessuna organizzazione ha mai avuto. Ed alla sua chiamata rispondono migliaia di occidentali che si riconoscono in quel progetto, vanno nei teatri di guerra e poi pensano di tornare a casa per fare attentati. Oltre 50 - ha aggiunto - sono partiti dall'Italia, in maggioranza non italiani».



Alfano ha quindi ribadito che «è pronta la legge per colmare il vuoto legislativo che impedisce la punibilità di chi vuole andare a combattere non essendo un reclutatore, ma un reclutato. E puntiamo anche ad esercitare sui sospetti combattenti controlli di polizia come quelli fatti per i mafiosi».
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