«Mio padre mi ha violentata poi mi ha detto che era meglio perdere la mia verginità con lui che una persona a caso in un hotel - racconta Gemma sul Daily Mail, che continua - Ha iniziato ad abusare di me quando sono rimasta a vivere con lui, e le violenze sono durate oltre un anno. Lui riusciva a manipolarmi, controllava i miei pensieri e mi faceva credere che quella cosa fosse normale».
Gemma è cresciuta nella consapevolezza che quelle violenze non fossero sbagliate: ci sono voluti anni prima di trovare il coraggio e la convinzione di raccontare tutto e denunciare quegli stupri disumani.
«A scuola mi avevano insegnato l'educazione sessuale quando ero più giovane, ma credo che una ragazza dovrebbe sapere da sua madre, e non dagli insegnanti, cosa è un abuso sessuale e cosa non lo è», conclude.
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