Trump provoca ancora su Twitter: pubblicati tre video anti Islam di un partito di ultra destra

May (ansa)
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Mercoledì 29 Novembre 2017, 14:45 - Ultimo aggiornamento: 30 Novembre, 15:38

Ancora una volta l'uso smodato di Twitter tradisce Donald Trump, finito nella bufera per aver postato tre video anti-Islam girati da una leader dell'ultradestra britannica. Una mossa costata al presidente americano l'ennesima strigliata da parte della premier britannica Theresa May, che ha affidato a una nota di Downing Street tutta la sua irritazione: «Si tratta di una scelta sbagliata». Punto e basta.

L'imbarazzo di Londra è comprensibile. I filmati ritwittati dal tycoon portano la firma di "Britain First", partito d'estrema destra noto per le sue posizioni estremistiche verso gli immigrati di religione musulmana. E si tratta di immagini shock, forti, brutali. Non a caso l'accusa al presidente americano su entrambe le sponde dell'Atlantico è quella di istigazione alla violenza. Anche se la Casa Bianca, travolta da questa nuova grana di dimensioni internazionali, prova a gettare acqua sul fuoco e a difendere il presidente: «Il suo obiettivo era quello di sottolineare la necessità di confini forti e di una sicurezza nazionale efficace».

La portavoce Sarah Sanders però, nonostante l'ira di Londra, non rinuncia a contrattaccare: inutile fare polemiche, «la minaccia è reale, e su questa il presidente resta fortemente concentrato». È quella minaccia che Trump ha sempre denunciato anche in campagna elettorale, con slogan del tipo «Islam hates us», l'Islam ci odia.

Slogan e convinzioni che sono alla base di provvedimenti come il bando per vietare l'ingresso negli Usa a cittadini che provengono da Paesi musulmani. Nel primo dei tre video postati da Trump, intitolato "Un migrante musulmano picchia un ragazzo olandese sulle stampelle", si mostra un giovane dai capelli scuri che va incontro ad un ragazzo biondo sulle stampelle in un parco. Prima lo abbraccia e poi all'improvviso comincia a prenderlo a calci e pugni in modo brutale. Nel secondo filmato, dal titolo "Un musulmano distrugge la statua della Vergine Maria", il protagonista è un uomo dalla barba lunga e nera, tunica e copricapo tipicamente arabi, che prende una statua della Madonna e la getta in terra con violenza riducendola in pezzi. Accanto all'uomo, un altro con la barba nera ride di fronte al gesto violento. Nell'ultimo video, il più scioccante, quelli che vengono definiti "bulli islamicì picchiano un ragazzino e lo spingono giù dal tetto di un palazzo uccidendolo": si sentono le urla della vittima circondata da uomini con il volto coperto, mentre uno di loro sventola una bandiera nera che potrebbe essere quella dell'Isis.

L'ondata di indignazione in Gran Bretagna è fortissima, con l'opposizione laburista che torna a chiedere che il governo May revochi l'invito rivolto al presidente americano subito dopo la sua elezione.

Una visita di stato rimasta in sospeso in questi mesi, anche a causa delle precedenti polemiche che hanno messo l'uno contro l'altro i due leader, mettendo a repentaglio la Special Relationship tra Londra e Washington.

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