«Si tratta di una partnership commerciale» che «può risollevare i nostri Paesi», ha detto Kerry, a proposito delle prossime trattative Usa-Ue sulla creazione di un'area di libero scambio. Kerry, che ha tenuto una conferenza stampa a Varsavia con il suo omologo polacco, Radoslaw Sikorski, ha aggiunto che imprese americane, con l'appoggio del governo, cercheranno di aggiudicarsi contratti per la difesa che la Polonia intende affidare in appalto.
No di Berlino all'asilo per Snowden. Intanto Berlino ha ribadito il suo no a un asilo a Edward Snowden, la 'talpà del datagate. «Non c'è ragione di concedere asilo a Snowden, non è un perseguitato politico», ha detto il ministro degli interni, Hans-Peter Friedrich, a un giornale oggi. n dichiarazioni al quotidiano Muenchner Merkur, il ministro Friedrich (Csu) ha sottolineato che in ogni caso Snowden potrebbe chiedere asilo solo se si trovasse in Germania, e che già a giugno il governo se ne era occupato. «Allora (in giugno) sia il ministero degli esteri che quello degli interni erano giunti alla conclusione che non ci sono le premesse per accoglierlo».
Per questo, ha aggiunto, «non c'è motivo per il governo federale di occuparsi di nuovo del caso». Contro l'asilo si è pronunciato anche il ministro degli esteri, Guido Westerwelle, che ha evocato le gravi ripercussioni che ci sarebbero nelle relazioni con gli Usa. In dichiarazioni rese oggi al Deutschlandfunk, anche l'esperto dei servizi segreti della Spd, Thomas Oppermann, si è detto contrario l'asilo, e anche contro un viaggio di Snowden a Berlino per essere ascoltato. Sarebbe troppo rischioso, senza garanzie per la sua sicurezza, e ci si dovrebbe assicurare che non venga estradato negli Usa.
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