Manca la prova regina del codice genetico, ma i tecnici spiegano che “molte coincidenze e nessuna discrepanza” costituiscono la quasi certezza che "alcuni resti" ritrovati nella cripta, accanto a molte ossa infantili, appartengano al padre del Don Chisciotte e a sua moglie, Catalina de Salazar. Il riscontro si basa su fonti "storiche e archeologiche" sebbene rimanga il dubbio dell'assenza di un riscontro del Dna. Il corpo di Cervantes sarebbe quindi stato ufficialmente ritrovato dopo quattro secoli, a un anno dal quarto anniversario della morte.
Le prime indiscrezioni sulla conferma del ritrovamento dei resti dello scrittore erano arrivate già una settimana fa, ma il Comune di Madrid si era mostrato scettico. Ora, accanto all’equipe guidata dal medico legale Francisco Extebarria, il sindaco di Madrid conferma l’eccezionalità della scoperta, un contributo unico “alla storia e alla cultura della Spagna”.
Le ricerche a Madrid sono partite da una cronaca anonima del 1600, che forniva indicazioni sul luogo di sepoltura di Cervantes, morto nel 1616, accanto a una croce in legno. Gli scavi, condotti a circa cinque metri di profondità, si sono concentrati nel punto in cui sono state trovate le iniziali dello scrittore, M.C., formate da una serie di chiodi fissati in una tomba di legno. La prudenza è stata mantenuta fino all’ultimo a causa del forte stato di deterioramento dei resti ossei dovuto all’umidità.