La donna si trovava negli Usa da circa dieci anni dove si era trasferita per lavoro ed era sposata da sei anni. A dare l'allarme, sempre secondo quanto riferiscono gli investigatori americani, sarebbe stata l'altra figlia della coppia, una bambina di 5 anni, che sarebbe riuscita ad uscire dall'abitazione e ad avvisare i vicini che hanno immediatamente chiamato la polizia. La tragedia si sarebbe consumata intorno alle 20.50 ora locale. All'interno della casa sono stati trovati i tre corpi con ferite d'arma da fuoco e una pistola. La bambina è stata visitata dal servizio di pronto intervento sanitario e, secondo quanto si apprende, non avrebbe riportato ferite. I tre corpi sono stati trasportati al Medical Examiner's Office di Baltimora per l'autopsia.
Litigio familiare I media statunitensi riportano che dietro la strage potrebbe esserci un litigio famigliare. Le autorità della contea di Frederick, nel Maryland, hanno identificato il marito e il figlio dell'italiana uccisa, la 42enne Barbara Giomarelli. L'uomo si chiamava Benyam Asefa, di 40 anni, mentre il piccolo, di nome Samuel, aveva solo tre mesi.
Secondo gli stessi media locali l'altra figlia della coppia di 5 anni, sopravvissuta alla strage, si era nascosta sentendo i genitori litigare e poi è scappata a casa dei vicini. Il capitano della polizia Tim Clarke ha spiegato che la dinamica dell'incidente è ancora confusa poichè per ora l'unica testimone è la bambina di 5 anni. «Stiamo cercando di mettere insieme i dettagli - ha detto Clark - Il problema è che la bimba è gravemente traumatizzata, quindi stiamo cercando di limitare le domande per non crearle altri traumi».
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