Non c'è nessuna prova di un'avvenuta manomissione del contenuto della scatola nera del volo MH17 che ha registrato le conversazioni svoltesi all'interno della cabina di pilotaggio. Lo ha reso noto l'ufficio olandese per la sicurezza che sta coordinando l'inchiesta. Secondo fonti di stampa, il governo del'Aja starebbe intanto valutando la possibilità di inviare militari o agenti di polizia in Ucraina per presidiare l'area del disastro.
L'aereo della Malaysia Airlines è stato probabilmente abbattuto per sbaglio dai separatisti nell'est dell'Ucraina e non c'è nessun legame con la Russia, ha fatto sapere l'intelligence Usa.
Secondo i Servizi segreti Usa, anche se Mosca continua ad armare i ribelli nell'est dell'Ucraina, non ci sono prove che il missile usato per abbattere l'aereo sia stato fornito dai russi. «L'aereo è stato probabilmente abbattuto da un missile terra-aria da ribelli appoggiati dalla Russia», hanno detto i Servizi citando intercettazioni, foto satellitari e messaggi sui social media postati dai separatisti, alcuni dei quali sono stati autenticati da esperti statunitensi. Ma l'Intelligence non è stato in grado di dire chi ha sparato il missile o se i russi erano presenti al momento del lancio.
Intanto in Olanda «il dolore si sta trasformando in collera», ha osservato da Bruxelles l'ambasciatore presso la Ue, Pieter De Gooijer, lamentando davanti alla Commissione Esteri del Parlamento europeo anche «la mancanza di decenza» e i casi di sciacallaggio «in cui si è arrivati a rubare perfino le fedi nuziali». Definendo «inaccettabile» la manipolazione del luogo del disastro.
Nel corso del Consiglio Esteri, il diplomatico ha ricordato, che i 28 «hanno mostrato determinazione ad agire nel giro di giorni» con «misure aggiuntive» contro la Russia «se non ci sarà cooperazione» nell'inchiesta.