Balme però non combatteva coi numeri ma era a bordo del cacciatorpediniere Bulldog che venne coinvolto nella cosiddetta battaglia del Convoglio OB138, avvenuta nell'Oceano Atlantico nel maggio 1941. Quella e altre navi della Royal Navy dovevano evitare che i mercantili carichi di rifornimenti per la Gran Bretagna finissero in bocca ai 'branchi di lupì, gli U-boot che pattugliavano l'Oceano e coi loro affondamenti record avevano messo in ginocchio la logistica alleata. Quel giorno un sottomarino nazista iniziò la sua caccia, facendo colare a picco due mercantili, ma venne subito individuato dalla corvetta Aubretia che lo colpì con bombe di profondità. Lo comandava il veterano Fritz-Julius Lemp, che fu costretto alla riemersione per i forti danni riportati e una volta in superficie morì nel cannoneggiamento compiuto dalle navi britanniche.
Dopo la battaglia iniziò la missione di Balme: entrare dentro l'U-boot che stava affondando, pistola alla mano, e recuperare tutto quello che poteva essere utile. Il capitano di corvetta si trovò così di fronte, nella sala del telegrafista, a una strana macchina da scrivere, la osservò per qualche minuto rendendosi conto del suo insolito funzionamento, e poi decise di portarla a bordo della sua nave. Era un esemplare di Enigma coi relativi codici, fondamentale per la comunicazione dei branchi di lupì, che venne poi consegnato ai tecnici di Bletchley Park e lì studiata dal matematico Alan Turing e dalla sua squadra come raccontà mirabilmente il recente film The imitation game.
I servizi segreti tedeschi ritenevano praticamente inviolabile il cifrario usato dalla macchina (che veniva cambiato di continuo), calcolando che per scoprire, tra i possibili 15.576 codici, quello effettivamente impiegato, sarebbe servito oltre un mese di lavoro a una equipe di studiosi.
Ma uomini come Balme permisero di vincere la guerra contro il tempo e di ridurre drasticamente i continui affondamenti di naviglio alleato nell'Atlantico, contribuendo così alla sconfitta dei nazisti. L'ufficiale in quella missione portò con sè anche alcuni 'souvenir' dall'U-boot: il cappello del comandante tedesco, ora esposto all'Imperial War Museum di Londra, e due binocoli con le svastiche che Balme usava a bordo del suo yacht.
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