L’allenatrice sostiene che non si nasce omosessuali, per questo motivo ha elaborato un “processo guidato che rileva le cause che hanno portato a sperimentare attrazione verso lo stesso sesso”. Arcópoli parla di truffa e di danni morali: “Terapie che guariscono dall’omosessualità sono false, non scientifiche; giocano con i sentimenti delle persone e fanno leva sull’omofobia che ancora persiste nella nostra società”, ha dichiarato Yago Blando, responsabile dell’associazione. “Cercare di convincere qualcuno che possa curare il suo desiderio omosessuale genera solo false speranze, aggrava la sofferenza e impedisce il pieno sviluppo della personalità", ha aggiunto.
Il pubblico che cadeva nella trappola della terapeuta, infatti, era composto da persone che non riuscivano a confessare l’omosessualità o vivevano il proprio orientamento sessuale come un disagio: "Il nostro compito è quello di costruire una società libera ed egualitaria, e questo richiede cancellare tutti quei rimedi che sembrano recuperati dai periodi più bui della nostra storia”, ha detto ancora Blando. Fonti del Ministero delle Politiche Sociali hanno rivelato che è stata aperta un’indagine per studiare il caso e valutare l’applicazione delle legge contro la LGTBIfobia approvata lo scorso luglio dall’Assemblea di Madrid.