Strage a Napoli, gip convalida l'arresto del killer. Il legale: «E' disperato e sotto choc»

Strage a Napoli, gip convalida l'arresto del killer. Il legale: «E' disperato e sotto choc»
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Lunedì 18 Maggio 2015, 13:57 - Ultimo aggiornamento: 19 Maggio, 14:18

Il gip Maria Vittoria Foschini ha convalidato l'arresto in flagranza dell'autore della strage di Napoli, Giulio Murolo, ed ha emesso nei suoi confronti una ordinanza di custodia in carcere.

Murolo, che già sabato scorso davanti al pm si era avvalso della facoltà di non rispondere, ha ribadito la sua decisione anche oggi al gip nell'interrogatorio di garanzia per la convalida dell'arresto, che si è tenuto nel carcere di Secondigliano.

Murolo è detenuto da solo in una cella, dove viene sorvegliato costantemente anche per evitare gesti autolesionistici.

Murolo «è apparso lucido e ben orientato nel tempo e nello spazio» secondo quanto riferito da fonti degli inquirenti. Il gip Foschini ha motivato il provvedimento soprattutto con la «pericolosità sociale» dell'indagato. Nell'ambito dell'inchiesta condotta dal pm Roberta Simeone e coordinato dal procuratore aggiunto Nunzio Fragliasso, a Murolo sono contestati i reati di strage e detenzione illegale del Kalashnikov sequestrato nella sua abitazione insieme con altre armi di cui era, invece, legalmente in possesso.

Il suo legale, avvocato Carlo Bianco, ha riferito che Murolo era disperato e ha pianto molto, era probabilmente anche sotto l'effetto di tranquillanti.

Murolo, che ha ucciso 4 persone venerdì scorso nel quartiere Secondigliano a Napoli, «si è avvalso della facoltà di non rispondere perché è ancora sotto choc, non ricorda perfettamente nulla», ha spiegato il suo legale al termine dell'interrogatorio di garanzia. Murolo, aggiunge l'avvocato, «non ha aggiunto né nulla sui particolari del fatto contestato né sulla vicenda che ha anticipato la tragedia. È solo una persona sconvolta che piange e chiede perdono».

L'avvocato non ha presentato richiesta di perizia psichiatrica: «Non era questa la sede opportuna, era un'udienza di convalida e un atto dovuto a seguito

della richiesta del pm di convalidare l'arresto. Sarà nostra cura richiederla nei passaggi successivi», conclude.