per impedire la prosecuzione di «attività delittuose». Il provvedimento, di 80 pagine, è del gip Francesca Christillin e affida al direttore della struttura sanitaria la custodia delle cellule e delle attrezzature.
Nell'ambito dell'inchiesta sul metodo Stamina il pm Raffaele Guariniello aveva chiesto il rinvio a giudizio per il fondatore, Davide Vannoni, e altri 12 indagati. Associazione a delinquere e truffa le accuse principali mosse dalla procura contro il guru di Stamina. Per tutti i 13 indagati l'udienza preliminare si aprirà il prossimo 4 novembre a Torino.
172 giudici hanno detto "no". Sono 172 i giudici che in Italia hanno detto «no» alle richieste di sottoporre i pazienti alla metodica Stamina di Davide Vannoni.
E' quanto si sottolinea nelle carte del procedimento. I giudici che si sono pronunciati a favore del trattamento sono 164. Nelle carte del sequestro, però, si sottolinea che i loro provvedimenti, «al di là del rispetto che gli è dovuto», hanno «finalità autonome e distinte» e non intervengono sulla «legittimità o non legittimità delle attività delittuose» ma su altri aspetti.
Andolina: ormai è reato rispettare le sentenze dei tribunali. «Il direttore generale degli Spedali Civili di Brescia Belleri ha telefonato personalmente al papà di Noemi per avvisare che non sarà fatta l'infusione perchè i Nas di Torino hanno sequestrato le cellule staminali - ha annunciato Marino Andolina, vicepresidente di Stamina Foundation - Le infusioni sono bloccate. Sembra che ormai sia reato ottemperare alle sentenze dei tribunali».
Sequestro disposto da Guariniello. Il sequestro preventivo di apparecchiature e cellule staminali è stato disposto dal Tribunale di Torino su richiesta del pm Raffaele Guariniello. Lo hanno confermato a Torino fonti giudiziarie.
© RIPRODUZIONE RISERVATA