Rimini, per il "118" è morto, ma il medico legale scopre che ancora respira: inchiesta

Rimini, per il "118" è morto, ma il medico legale scopre che ancora respira: inchiesta
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Giovedì 28 Novembre 2013, 22:14 - Ultimo aggiornamento: 29 Novembre, 19:32
RIMINI - Inchiesta dell'Asl di Rimini sul soccorso di un 79enne creduto morto, ma ancora vivo all'arrivo del medico legale. L'uomo si era sparato un colpo alla testa nella sua abitazione di San Vito, frazione della città romagnola. Per i sanitari del 118 l'anziano era già morto al loro arrivo, ma quando sul posto è giunto il medico legale ha richiamato l'ambulanza constatando che l'uomo respirava ancora. Nonostante il secondo soccorso, l'uomo è deceduto. L'azienda sanitaria ha aperto un'inchiesta per accertare il rispetto delle procedure da parte del personale sanitario. L'episodio è avvenuto in mattinata. Il medico del 118 aveva accertato gravi lesioni cerebrali, irreversibili, e il decesso del paziente, chiamando quindi il medico legale, il quale però ha constatato che l'uomo respirava ancora. Il medico legale ha richiamato l'ambulanza, ma nonostante il secondo intervento l'uomo è morto prima del trasporto in ospedale.
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