Protesta anti-immigrati, una donna: «Esco con il coltello in tasca, ho paura di essere aggredita»

Protesta anti-immigrati, una donna: «Esco con il coltello in tasca, ho paura di essere aggredita»
2 Minuti di Lettura
Mercoledì 12 Novembre 2014, 13:46 - Ultimo aggiornamento: 13:52
«Dal centro immigrati ci tiravano di tutto, abbiamo risposto». Così spiegano i residenti che abitano nel quartiere di Tor Sapienza, Roma est, teatro negli ultimi giorni di violente proteste anti-immigrati.

«Qui non si vive più. Da quando sono arrivati gli immigrati del centro di accoglienza, la situazione è diventata insostenibile. Siamo esasperati. Tutte le mattine esco alle cinque con un coltello in tasca, perchè ho paura di essere aggredita». A raccontarlo è Eliana, che abita in uno dei palazzi popolari di Viale Giorgio Morandi, nel quartiere di Tor Sapienza, Roma est, teatro negli ultimi giorni di violente proteste anti-immigrati.



Il racconto. «Sono stata aggredita in autobus alcune settimane fa da tre stranieri per il telefonino - racconta un'altra cittadina - per poco non mi facevano cadere a terra. Sono sempre loro. Già siamo costretti a convivere con i nomadi del campo di zona e con romeni e albanesi che abitano nelle case popolari. Ci mancava solo il centro di accoglienza. Sono questi immigrati a compiere furti e aggressioni in zona».



I segni della battaglia. Intanto, dopo i disordini della notte scorsa, rimangono per strada chiazze di sangue sul marciapiede davanti allo stabile popolare dove si erano riuniti gli abitanti, insieme con mobili rotti sotto le finestre del centro di accoglienza che è al lato opposto della strada. «Dalle finestre del centro di accoglienza ci hanno tirato di tutto - raccontano gli abitanti - dalle sedie ai tavoli, alle bottiglie.
Per questo noi abbiamo risposto lanciando sassi».
© RIPRODUZIONE RISERVATA