I componenti della banda si sono arrampicati fino al primo piano, dove le finestre erano state lasciate aperte a causa del caldo intenso. Una delle vittime ha raccontato che al risveglio si sentiva come ubriaca. Gli agenti della Squadra Mobile hanno trovato nei pressi del palazzo due flaconi contenenti benzodiazepina, farmaco forse usato per narcotizzare la famiglia. Guardando le immagini del sistema di videosorveglianza, gli inquirenti hanno notato i sei componenti della banda. Tra loro c'era una ragazza con diversi tatuaggi, che somigliava molto a una giovane fermata qualche giorno prima alla stazione centrale. Cercando gli amici della ragazza, i poliziotti sono risaliti ad Antonino Di Fatta che, messo alle strette, ha ammesso di essere stato nell'abitazione e di avere commesso il furto.
A poco a poco gli agenti sono riusciti a risalire a tutti i componenti della banda. E' stato denunciato anche un commerciante cinese al quale Di Fatta aveva venduto i cellulari rubati, che sono stati ritrovati in un negozio nei pressi della stazione centrale. Oltre a Di Fatta, che ha 19 anni, sono stati fermati H.I., 15 anni, B.M. marocchino di 14 anni. Denunciati per il furto, invece, D.B.S. palermitana di 24 anni, F.F. ed M.F., entrambi palermitani di 15 anni. Per ricettazione è stato invece denunciato un commerciante cinese, Z.R., 30 anni.
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