Lecce, l'ex Agip diventa "Il Benzinaio" come in "Allacciate le cinture". Tra i soci anche Ozpetek”

Lecce, l'ex Agip diventa "Il Benzinaio" come in "Allacciate le cinture". Tra i soci anche Ozpetek”
di Francesca Sozzo
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Giovedì 6 Aprile 2017, 11:31 - Ultimo aggiornamento: 11:45
Il bar di Ozpetek diventa realtà. “Il Benzinaio” che nel film “Allacciate le cinture” del regista turco diventava il sogno di Elena, interpretata dall’attrice Kasia Smutniak, esisterà davvero. Ad accoglierlo l’ex stazione Agip nei pressi dell’Obelisco. Il bando per il recupero promosso dal Comune di Lecce, è scaduto il 3 aprile scorso; una sola l’offerta arrivata a Palazzo Carafa. La busta sarà aperta nella giornata di oggi, spiega il dirigente al Patrimonio Paolo Rollo. Ma secondo indiscrezioni ad aggiudicarsi il recupero dell’ex stazione Agip sarebbe stato proprio il regista turco Ferzan Ozpetek. Innamorato del Salento e cittadino onorario della città di Lecce il regista ha messo su una “cordata” di imprenditori partecipando al bando. Con lui anche il designer-orafo Gianni De Benedictis, Simona Guerra proprietaria del lido di Gallipoli Punta della Suina e Angela Indraccolo socia dell’Enogastronomia Povero. Gli imprenditori e il regista insomma non hanno voluto rinunciare all’opportunità di recuperare quell’immobile storico, esempio di architettura industriale il cui progetto di recupero è firmato dall’architetto Andrea Mantovano.

L’offerta presentata pare sia perfettamente aderente a quanto richiesto dal bando dando vita ad uno spazio urbano per attività culturali e di aggregazione sociale.
Il posto, in base al progetto presentato prenderà il nome proprio de “Il Benzianio”, nome che lo stesso Ozpetek aveva pensato per il suo film, “Allacciate le cinture”. L’ex Agip, unico esempio di vincolo pubblico esistente, e sul quale la stessa Sovrintendenza si è espressa a favore per il recupero, dovrà essere, secondo bando, destinato a somministrazione di alimenti e bevande, unitamente allo svolgimento di attività culturali, di aggregazione giovanile, quale luogo destinato alla creatività, alla sperimentazione di pratiche di innovazione sociale, allo scambio di saperi, rivolto alla comunità locale e prioritariamente alle nuove generazioni, oltre che turisti e visitatori. L’immobile, destinato alla somministrazione, dovrà prevedere anche un piccolo bookshop-libreria e prevedere la possibilità di scambiare gratuitamente volumi e testi al fine di creare una piccola biblioteca “partecipata” da fruitori e utenti. Sarà anche luogo per la diffusione della cultura del cibo e del buon vivo, grazie alla presenza di una selezione di prodotti tipici del territorio e della provincia. Il comune di Lecce si riserva la possibilità di utilizzare lo spazio, gratuitamente, per venti giorni l’anno.
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