Omicidio Scazzi, corte d'appello in camera di consiglio per decidere su richieste parti

Omicidio Scazzi, corte d'appello in camera di consiglio per decidere su richieste parti
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Venerdì 14 Novembre 2014, 14:26 - Ultimo aggiornamento: 15 Novembre, 09:30
La corte di assise di appello di Taranto, presieduta da Rosa Patrizia Sinisi e composta da un altro giudice togato e da dodici giudici popolari, si è ritirata in camera di consiglio per deliberare sulle varie richieste avanzate dalle parti nell'udienza del processo per l'omicidio di Sarah Scazzi, iniziato stamane nel capoluogo jonico.

Secondo il sostituto procuratore generale della Corte di Appello, Antonella Montanaro, che rappresenta l'accusa, «è contraddittoria».





La difesa di Michele Misseri. Ad esempio, la richiesta della difesa di Michele Misseri di una perizia psichiatrica per il suo assistito con quella della difesa di Sabrina, la figlia, condannata in primo grado all'ergastolo, di ascoltarlo in aula come testimone, tanto più che, come ha ricordato il sostituto, il contadino di Avetrana in primo grado si è avvalso, come imputato, della facoltà di non rispondere.



Niente sopralluogo. Inoltre il sostituto procuratore generale si è opposto alla richiesta della difesa di Cosima Serrano, la madre di Sabrina, anche lei condannata all'ergastolo, di effettuare un esperimento giudiziale di un sopralluogo sul luogo dl delitto.



L'intervista. Si è espressa in maniera contraria anche alla richiesta di acquisizione al processo dell'intervista della trasmissione Quarto Grado a Michele Misseri del 28 marzo del 2014 «che - ha sottolineato il sostituto - è posteriore al deposito della motivazione della sentenza. È una intervista consequenziale alla necessità di confutare le motivazioni del processo di primo grado. Tutta la trasmissione è tesa a confutarle. Quale valenza può avere quella documentazione?», ha chiesto.



Niente intercettazioni. Quanto all'intercettazione telefonica tra Michele e Sabrina delle 3,47 del 7 ottobre del 2010, il giorno del ritrovamento del cadavere di Sarah nel pozzo, la richiesta delle difese, per il sostituto pg «è tardiva» e comunque ha chiesto la trascrizione integrale di un'altra intercettazione telefonica di quella notte, relativa alla conversazione tra Sabrina e la madre, per pochi secondi, e con l'avvocato Biscotti per la maggior parte del tempo. Infine si è opposta all'audizione del titolare del pub di Avetrana dove, alla presenza di altre testimoni, avvenne la lite tra Sabrina e Sara il giorno precedente all'omicidio. «Mi sfugge l'utilità».



Il dibattimento. Il sostituto pg non si è opposta, ma anche altre parti, per esempio i legali dei familiari di Sarah, all'acquisizione delle sentenze della Cassazione su questa lunga intricata vicenda, ma il magistrato Montanaro ha sottolineato che« esse si riferiscono a una fase cautelare, fluida e flessibile.
Stiamo parlando di indagini preliminari mentre in primo grado e in appello siamo in fase dibattimentale».
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